BPS, 30 milioni di plafond per le imprese umbre

Un territorio con molti problemi, forse ancora maggiori delle atese, ma con una popolazione più amica di quanto ci aspettassimo. E' il primo riscontro che i vertici di Bps, dopo l'operazione che ha visto confluire la storica banca umbra nella galassia di Banca Desio, hanno manifestato nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri alla sede centrale perugina dell'istituto di credito: dietro al tavolo il presidente Stefano Lado, il direttore generale Angelo Antoniazzi e il vice Maurizio Ballabio. BPS, Banca Popolare di Spoleto vuole continuare ad essere una banca del territorio, hanno dichiarato all'unisono i nuovi rappresentanti della governance creditizia spoletina, presentando la prima vera operazione per il mondo delle imprese umbre: 30 milioni il plafond per finanziare le tredicesime, gli acconto imposte, la Cassa Edile e – alla luce delle novità introdotte dal Governo – anche l'anticipo TFR in busta paga. Il plafond, è stato spiegato, potrà essere attivato anche attraverso Confidi e associazioni di categoria, con prestiti che saranno esenti da costi di istruttoria e potranno avere durata fino a 12 mesi. Chi potrà beneficiare di questo finanziamento? Le aziende che avranno un merito creditizio sufficiente, hanno dichiarato i vertici Bps senza girare intorno al problema della reale opportunità per il mondo imprenditoriale di accedere a tali contributi. Su questo punto non sono mancate sollecitazioni a maggiore elasticità da parte di alcuni presenti, rappresentanti le associazioni di categoria e professionali: la forbice tra la valutazione del merito creditizio e la concessione dei crediti non sarà proporzionale, dunque con un occhio di riguardo alle necessità dell'azienda, è stato risposto dal direttore generale Antoniazzi. Nei prossimi giorni si verificherà la risposta del territorio, certo è che fin da oggi sarà possibile richiedere tali finanziamenti agli sportelli Bps: che apre dunque con questa operazione una fase nuova del proprio rapporto con il territorio umbro. Un'area che ha bisogno fisiologicamente di una banca che sappia interloquire con l'imprenditore prima ancora che stilare un'analisi di rating.