“L’impegno per il mantenimento del Punto nascite sito presso il Nosocomio di Branca di Gubbio è stato solennemente assunto dalla Regione Umbria nell’anno 2011 – 2012, con dichiarazioni inequivocabili rese dall’Assessore Tomassoni– afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - Per la difesa di questo fondamentale presidio si sono mobilitati, assieme alle rappresentanze politico – istituzionali, anche e soprattutto i cittadini, con oltre 7000 firme raccolte. I disegni di razionalizzazione, che continuano ad essere perseguiti sotto la sferza dei tagli di fondi da parte dello Stato centrale, rischiano di mettere in forse i livelli attuali di assistenza e le prestazioni sino ad oggi garantite dalla rete sanitaria umbra, con atti e scelte già compiuti e annunciati in sede istituzionale (vedi vicenda ticket), tutti tendenti a confermare timori e allarmi. I punti nascite (11 in Umbria, con 8000 parti su base annuale) sono tornati al centro di questa offensiva volta a ridurre la copertura del welfare almeno in alcuni territori. In questo quadro, il Punto nascite di Branca di Gubbio, presente in un territorio oltremodo penalizzato dal punto di vista infrastrutturale, continua ad essere indicato come un servizio a rischio, almeno da insistenti voci di corridoio, che paiono contraddire rassicurazioni e promesse più volte espresse negli anni precedenti. Non sarebbe accettabile assistere alla chiusura di un servizio di questo tipo, con conseguente obbligo, per le partorienti di Gubbio, Gualdo Tadino e della Fascia appenninica, di doversi recare a Perugia, a Foligno o addirittura fuori Regione, a Fabriano, a 60 – 70 km di distanza, senza oltretutto agevoli vie di comunicazione a disposizione”. Baldelli interroga quindi la Giunta Provinciale per sapere :”Se non sia opportuno prendere contatti con la Regione per chiarire una volta per tutte, e definitivamente, qual è il destino del Punto nascite sito presso il Nosocomio di Branca di Gubbio ; Se non sia opportuno che la Provincia, da subito, oltre all’acquisizione di informazione, manifesti presso la Regione la decisa volontà di mantenere tale presidio, che per la sua natura e per il contesto nel quale è inserito, non può essere soppresso senza pesanti conseguenze per le comunità; Qual è il destino che, secondo la programmazione regionale in tema di sanità, e secondo gli ultimi intenti, conosceranno tutti gli altri Punti nascite dell’Umbria”.
Gubbio/Gualdo Tadino
12/06/2013 17:17
Redazione