''Il gesto di Benedetto XVI e', prima di tutto, un grande, grandissimo, atto di fede a cui tutto il clero e tutti i fedeli devono guardare con viva speranza e gioia piena, senza perdersi in una grigia rassegnazione o nei pensieri contorti di qualche commentatore in cerca di facili sensazionalismi'': e' uno dei passaggi dell'omelia dell'arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti pronunciata ieri sera, nella cattedrale di San Lorenzo, durante la celebrazione eucaristica di ringraziamento per la conclusione del ministero petrino del papa Benedetto XVI.
''E in secondo luogo - prosegue mons. Bassetti - e' un vigoroso ed esemplare atto di umilta' che interroga con forza, non solo i fedeli e il clero, ma il mondo intero. Senza dubbio,nun gesto controcorrente e intimamente rivoluzionario rispetto alla mentalita' di questo mondo. Una mentalita' che ha troppo spesso trasformato il proprio 'Io' in un 'Dio' personale e privato, piegato ad uso e consumo dei propri desideri, delle proprie ambizioni e perfino dei propri interessi''.
''Il Papa dunque - secondo il presule - dunque, proprio durante quest'Anno della Fede, che ha come obiettivo quello di 'aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere piu' consapevole ed a rinvigorire la loro adesione al Vangelo', ha mostrato a
tutti gli uomini cosa significa abbandonarsi completamente alla volonta' di Dio, senza nessun calcolo e senza alcun guadagno per la propria persona. Un abbandono totale nelle mani del Signore, compiuto con decisione e mitezza, senza contraccambi o
scappatoie di sorta, che ci lascia in eredita', con forza e senza equivoci, un grande insegnamento: che il papato non e' una forma di potere ma un servizio reso a tutta la comunita' ecclesiastica e all'intera umanita'. E' in questa autentica interpretazione del proprio ministero come servizio che risiede la piu' intima grandezza di questo gesto e, forse, anche l'autentico compimento del Concilio Vaticano II''. Bassetti sottolinea che ''questa mattina, nel corso della sua ultima udienza, il Santo Padre ha detto di aver
'sempre sentito che la barca di Pietro' non e' di proprieta' del Papa e neanche della Chiesa 'ma e' sua', e' di Dio, il quale non ha fatto mai mancare, in ogni momento, 'a tutta la sua Chiesa' la 'sua presenza'''.
Secondo l'arcivescovo Bassetti, ''uno degli ultimi insegnamenti che Benedetto XVI ci ha lasciato in eredita''' e' ''la valorizzazione della nuova evangelizzazione''.
Perugia
28/02/2013 08:08
Redazione