Brigitta Bulgari: riesame, non sapeva di minori presenti allo show

''Nessun elemento oggettivo consente di trarre la prova della consapevolezza di Brigitta Bulgari di realizzare un'esibizione pornografica alla presenza di minori'': così scrivono i giudici del tribunale del riesame di Perugia, che hanno accolto l'istanza di scarcerazione della giovane ungherese arrestata lo scorso maggio dai carabinieri per i reati di pornografia minorile e atti osceni in luogo pubblico. ''Quando Brigitta Bulgari ha iniziato lo spettacolo con le luci abbassate e i riflettori puntati - osservano - non era certo in grado di sapere che cosa stesse accadendo dietro le quinte''. ''Non può ritenersi configurabile - è scritto nelle motivazioni - la fattispecie di reato contestata all'art. 600 ter del codice penale'', ossia la pornografia minorile. La showgirl, 27 anni, è stata detenuta per una decina di giorni nel carcere di Belluno, e successivamente agli arresti domiciliari, fino all'udienza davanti al riesame in cui il suo avvocato Bruno Oberto ha contestato la ''mancanza dei gravi indizi di colpevolezza'' a carico dell'indagata. ''Non puo' sostenersi - scrivono i giudici - che al termine dello spettacolo Kocsis (il vero nome della showgirl, ndr) si fosse resa conto dell'età dei clienti del locale. Essere stata chiamata proprio per fare uno spettacolo porno le aveva dato la consapevolezza di trovarsi davanti solo ad un pubblico adulto''. Inoltre è ''singolare che numerosi giovani minorenni (di eta' compresa tra i 16 e i 17 anni) abbiano potuto tranquillamente fare ingresso in un locale notturno'', quella sera nella discoteca di Fossato di Vico c'è stato ''un servizio d'ordine a dir poco scadente''. ''Nessun onere'', dunque, per Brigitta: ''Il compito di vigilanza e di buttafuori veniva assicurato dai dipendenti del locale e non certo dall'artista che doveva solo esibirsi''.