Sono "tante" le domande pervenute ai Comuni dell' Umbria per ricevere i buoni spesa per l' emergenza Covid-19. E' quanto emerge da una prima analisi condotta da Anci Umbria.
"E' solo una prima indicazione della situazione - spiega il segretario generale, Silvio Ranieri - non esaustiva, anche perché molti Comuni stanno ancora ricevendo le domande, altri non hanno terminato la fase di accettazione. E c' è chi ha riaperto i termini per la presentazione delle domande. I dati sono, dunque, assolutamente parziali".
Secondo Ranieri "i criteri adottati per l' assegnazione dei buoni spesa sono diversi da Comune a Comune e, quindi, difficilmente paragonabili fra loro". "Inoltre - aggiunge - alcuni Comuni hanno scelto di non adottare il sistema dei buoni spesa, ma di consegnare pacchi e altri, invece, hanno unito le due modalità".
In base ai dati dell' Anci, al Comune di Perugia sono pervenute circa 4 mila domande e oltre mille vengono stimate a quello di Terni. Tra gli altre a Norcia le richieste sono 135, mentre il Comune di Marsciano, attraverso la Protezione Civile e la collaborazione di associazioni del Terzo settore, tra cui Caritas, ha provveduto direttamente all' acquisto di beni alimentari di prima necessità e alla relativa distribuzione ai soggetti aventi diritto. A Panicale è pervenuto un centinaio di domande, a Città di Castello 575, Spoleto 489, cui ha aggiunto i pacchi alimentari, ad Assisi circa 750, a Orvieto 450. Al 7 aprile, a Narni 286, a Valfabbrica 51, a Parrano 18, a Montone 25, a Sant' Anatolia di Narco 11, a Cerreto di Spoleto 21, a Ferentillo 40, a Castel Ritaldi 48, a Poggiodomo tre, a Scheggino 14, a Campello sul Clitunno 56, a Cannara 88, a Citerna 23, a Magione 175, a Cascia 81, ad Avigliano Umbro 40, ad Amelia 134, a Lugnano in Teverina 48 e a San Venanzo 25.
Perugia
13/04/2020 19:00
Redazione