C.Castello. Arrestato tunisino. Avrebbe venduto la dose fatale al ternano trovato morto nella sua casa tifernate.

Aveva venduto la dose letale ad un ternano residente a Città di Castello quindi aveva fatto perdere le sue tracce recandosi nel milanese. E’ stato arrestato a Milano, l’extracomunitario clandestino sospettato di aver venduto la droga al giovane tifernate morto per overdose qualche settimana fa nel suo appartamento in via Engels, presso il quartiere Madonna del Latte. A compiere l’operazione i Carabinieri di Città di Castello che avevano trovato il cadavere del 33enne di origini ternane riverso a terra vicino ad alcune siringhe ed ormai privo di vita. Gli agenti si erano accorti della situazione dalla finestra di un vicino ed erano entrati dentro la casa forzando la porta di ingresso, ma ormai era troppo tardi. Dall’autopsia infatti sarebbe emerso che il giovane era morto nella notte precedente, dopo aver assunto sostanze stupefacenti, sicuramente eroina. Le indagini hanno portato all’identificazione di Nglogi Valid, 34enne da Tunisi, come responsabile della vendita della partita di droga fatale per il giovane. L’ordine di arresto è scattato dopo che i Carabinieri hanno raccolto riscontri nell’ambito di persone che frequentano il giro dello spaccio a Città di Castello e Perugia e con l’esame dei tabulati telefonici che hanno fornito numerosi elementi di prova sui contatti tra la vittima e l’arrestato. L’extracomunitario si trova rinchiuso nel carcere di San Vittore a Milano a disposizione dell’autorità giudiziaria. Alla luce delle risultanze delle indagini dei carabinieri tifernati, sotto l’attenta guida del PM Sergio Sottani, il GIP del tribunale di Perugia, Claudia Matteini, emetteva un’ordinanza cautelare nei confronti del tunisino con l’accusa di omicidio colposo aggravato. Nelle prossime ore l’arrestato sarà sottoposto ad interrogatorio da parte del PM Sergio Sottani. Con molta probabilità la partita di droga che ha ucciso l’uomo di Terni, da tempo residente in Altotevere, sarebbe stata venduta a Perugia, luogo utilizzato dal Valid per lo spaccio, frequentato anche dalla vittima che proprio nel capoluogo regionale si recava per effettuare gli acquisti di sostanze stupefacenti.