C.Castello: Come cambierà la città: tutti gli interventi.

“Prepariamoci ad una stagione intensa di lavori e ad osservare la città cambiare”: questo quanto annunciano il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, il vicesindaco con delega all’Urbanistica Michele Bettarelli e l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Massetti, a proposito degli imminenti interventi che si profilano nel centro storico, a partire dall’inaugurazione dei Giardini del Frontone, in via Leopoldo Franchetti, che, sabato 23 giugno alle 11.00, restituirà al quartiere “non solo un’area riqualificata a verde pubblico ma anche il suggestivo scorcio destinato a diventare un accesso alla Piazza dell’Archeologia, e quindi al centro storico, per così dire, del futuro.” “L’approvazione della variante al Contratto di quartiere da parte del consiglio comunale” proseguono i tre amministratori - dischiude la fase operativa del recupero dei quartieri Prato e Mattonata, che tuttavia non potrà dirsi compiuto senza una soluzione concomitante e definitiva per l’immobile dell’ex-ospedale. L’affidamento dell’incarico per il bando di vendita è quel primo passo che a suo tempo abbiamo chiesto alla Regione, consapevoli della parte che ha avuto e sta avendo nel sostenere Città di Castello nel suo progetto di modernizzazione urbanistica. A questo proposito, nell’ambito del Puc 2, sono in dirittura d’arrivo i cantieri per l’ampliamento di Piazzale Ferri e Porta Santa Maria; insieme Piazza del Garigliano, Via Marconi e Via San Florido saranno interessate da un intervento definitivo sulla viabilità. Sul fronte dei servizi procederemo ad una rivisitazione complessiva della pubblica illuminazione, grazie al finanziamento regionale di un progetto, finalizzato ad aumentare l’efficienza e la capillarità del sistema. Infine la riunione di insediamento dell’associazione formata da Comune e Fondazione Cassa di Risparmio ha preluso all’annunciato acquisto di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, fulcro su cui ruoterà il Centro di documentazione dell’Arte contemporanea e Piazza Burri, la cui progettazione è ormai in fase avanzata”. “In un frangente di contrazione della spesa pubblica - concludono - un programma così ambizioso di lavori rappresenta un’opportunità da non sottovalutare, sia per le ricadute nel tessuto urbano sia per le dinamiche economiche che innescherà nel breve periodo. Da queste concretezze si muove il disegno della città che andiamo componendo, convinti che il rispetto per un patrimonio architettonico diffuso si dimostri continuando a viverlo, in una logica di precauzione inclusiva delle istanze di crescita economica e sviluppo turistico”.