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C.Castello. Consiglio comunale monotematico sul futuro della E/45.

C.Castello. Il progetto di trasformazione della E/45 in autostrada al centro della seduta monotematica del consiglio comunale tifernate. Tutti gli interventi su www.trgmedia.it.
Il progetto di trasformazione in autostrada della E45 è stato l’argomento al centro della seduta ordinaria monotematica del consiglio comunale di Città di Castello, che ha dibattuto la questione con la partecipazione di parlamentari, rappresentanti della Regione dell’Umbria e della Provincia di Perugia, esponenti delle Camera di commercio, delle associazioni di categoria, dei sindacati e dei comitati popolari costituitisi sul piano di intervento. Progetto. Il progetto relativo alla superstrada E45, facente parte del corridoio di viabilità autostradale denominato “Dorsale Centrale Civitavecchia - Orte – Mestre”, ha l’obiettivo di consentire una classificazione di tipo autostradale dell’itinerario ai sensi del nuovo Codice della Strada e della nuova normativa di settore. L’intervento di riqualificazione della E45 con trasformazione in autostrada previsto nella Deliberazione CIPE n. 121/2001 è stato confermato dalla Deliberazione CIPE n. 130/2006. Il progetto preliminare del Corridoio di viabilità autostradale “Dorsale Centrale Civitavecchia – Orte – Mestre” per quanto riguarda la tratta E45-E55 (Orte - Mestre) è stato presentato da Anas SpA a tutti i Dicasteri e gli enti interessati in data 12/06/2009 e ha avuto con nota prot. GAB-2010-0038131 del 06/12/2010 il parere positivo alla compatibilità ambientale della Commissione Speciale VIA del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La Regione Umbria con la D.G.R. n. 862/2011 ha espresso parere favorevole ai fini ambientali (Determinazione Dirigenziale n. 11285 del 11/12/2009) e localizzativi, subordinandolo al rispetto di prescrizioni, raccomandazioni e osservazioni per la successiva fase di progettazione definitiva. Il CIPE nella seduta del 8 novembre 2013 ha approvato con prescrizioni il progetto preliminare del “Corridoio di viabilità autostradale Dorsale Centrale Civitavecchia – Orte – Mestre: tratta E45-E55”, valutato la proposta del promotore e riconosciuto all’opera misure agevolative ai sensi dell’art. 18 della Legge 183/2011. Nel territorio del comune di Città di Castello è previsto l’adeguamento dell’attuale sezione alla sezione tipo “A” con 2 + 2 corsie di marcia (con piattaforma da 25 metri e da 25.20 metri in funzione dello spartitraffico). Dibattito. La discussione è stata aperta dal sindaco Luciano Bacchetta, che ha indicato nell’obiettivo di fare chiarezza, con la massima serenità e trasparenza, la motivazione della convocazione della seduta ordinaria monotematica, evidenziando l’importanza di approfondire la questione alla luce anche della firma al Ministero dell'atto costitutivo della società di progetto per la realizzazione della E78. Il primo cittadino ha sottolineato come l’apertura di un tavolo istituzionale in consiglio comunale risponda all’esigenza di favorire il confronto tra tutte le istanze e individuare le soluzioni migliori per tutelare gli interessi dei cittadini. Il consigliere regionale Gianluca Cirignoni ha espresso contrarietà al progetto di trasformazione in autostrada, sostenendo che l’esigenza di messa in sicurezza dell’arteria vada perseguita garantendo che le opere di manutenzione vengano eseguite in maniera corretta, con una gestione adeguata dell’infrastruttura. L’esponente regionale ha affermato che le aziende non trarranno vantaggi dall’intervento, mentre ci saranno conseguenze economiche per i cittadini derivanti dall’applicazione del pedaggio, un rilevante impatto ambientale e problemi di mobilità dovuti alla lunga cantierizzazione dell’itinerario. Il consigliere regionale Oliviero Dottorini ha sostenuto che il progetto di trasformazione in autostrada comporta necessariamente l’applicazione del pedaggio, una delle due misure, insieme alla defiscalizzazione, individuate per coprire l’investimento dei privati nell’intervento. Il rappresentante regionale ha affermato che la mozione approvata in consiglio regionale per chiedere l’esclusione dal pagamento del pedaggio non ha avuto seguito concreto e ha invitato le rappresentanze del territorio a tutti i livelli a opporsi all’attuazione del progetto. L’assessore regionale Fernanda Cecchini ha ricordato che infrastrutture di caratteristiche europee come la E45 seguono dinamiche decisionali nazionali, che solo secondariamente coinvolgono le regioni. Il rappresentante regionale ha parlato del progetto come di una opportunità di collegare l’Umbria al continente e ammodernare l’infrastruttura, rimarcando l’esigenza di riservare la dovuta attenzione al rispetto dell’ambiente e alla tutela delle comunità residenti. Sul pedaggio, Cecchini ha spiegato che l’indirizzo della Regione sia quello di individuare soluzioni tecniche che permettano di attenuare l’impatto sugli umbri dell’applicazione del pagamento. Il portavoce del coordinamento umbro del comitato “No E45 autostrada” Marcello Teti ha indicato l’obiettivo di impedire la realizzazione dell’autostrada con modalità democratiche e pacifiche, spiegando che l’opera viene ritenuta dannosa, costosa e inutile. Teti ha informato l’assemblea dell’apertura di una petizione popolare, che permetta ai cittadini di far sentire la propria voce e far presenti le motivazioni della contrarietà al progetto. A giudizio del comitato, l’intervento non porterà sviluppo economico, avrà un rilevante impatto ambientale e allontanerà il turismo dalla regione. L’onorevole Walter Verini ha evidenziato l’utilità dell’intervento, che mette a disposizione risorse altrimenti non reperibili per porre rimedio a una situazione insostenibile, indicando comunque la necessità di trasparenza a tutela dei cittadini. Verini ha proposto istituire in Umbria una Conferenza di Corridoio che, con la partecipazione di Regione, Province e Comuni interessati dal tracciato, gestisca tutte le fasi del progetto e sia interprete delle istanze dei cittadini. Questo anche per non parcellizzare, ma indirizzare in modo univoco le risorse derivanti dalle compensazioni per l’impatto della nuova arteria su investimenti come l’ammodernamento della ferrovia regionale. Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani ha sostenuto che l’alternativa alla trasformazione della E45 in autostrada sia unicamente l’ulteriore degrado dell’infrastruttura e la perdita di investitori e turisti. Per Lignani il pagamento del pedaggio, giudicato inevitabile, dovrà essere messo sulla bilancia con il mantenimento delle aziende e dei posti di lavoro che deriveranno dall’ammodernamento dell’arteria stradale. L’esponente regionale ha, quindi, sostenuto l’esigenza che le istituzioni non si facciano condizionare dai comitati e perseguano un rapido avvio dell’opera. L’onorevole Giampiero Giulietti ha fatto presente come strade e collegamenti ferroviari debbano essere migliorati in Umbria e ci sia, dunque, la necessità di un impegno corale per ottenere infrastrutture adeguate per sostenere l’economia della regione. Giulietti ha ribadito che la trasformazione in autostrada della E45 è l’unica possibilità di ottenere la disponibilità di un’arteria dignitosa, sottolineando comunque che il progetto vada seguito garantendo gli interessi dei cittadini, ma anche le esigenze dell’economia e dell’ambiente. Sul pedaggio, infine, l’onorevole ha evidenziato che le Regioni avranno la possibilità di attuare misure di attenuazione dell’impatto sugli utenti. La rappresentante dell’associazione “Per un’Umbria migliore” Emanuela Arcaleni ha sostenuto che il consiglio comunale possa esercitare un ruolo importante nelle scelte riguardanti il progetto, facendosi interprete degli interessi dei cittadini che stanno firmando la petizione promossa dal sodalizio. Arcaleni ha invitato l’assemblea a prendere atto delle legittime perplessità della gente rispetto ai disagi e agli svantaggi dell’intervento, sottolineando che le giustificazioni dell’isolamento della regione e dell’eccessivo flusso di veicoli su un percorso gratuito non siano plausibili. Per Arcaleni la regione non ha bisogno di grandi opere, ma di uno sviluppo sostenibile. Il presidente di Confindustria Alta Valle del Tevere Fiorenzo Luchetti ha chiarito che per sostenere le imprese, specie nel percorso di internazionalizzazione, occorrano strade, ferrovie, aeroporti, giudicando importante il segnale arrivato sulla E78. Il rappresentante degli industriali ha ribadito che la E45 è fondamentale per collegare il territorio all’Europa e che è indispensabile dare una soluzione al degrado dell’arteria, metterla in sicurezza, cogliendo le opportunità disponibili, ferma restando l’esigenza di un confronto sull’eventuale applicazione del pedaggio e la gestione della infrastruttura. L’onorevole Anna Ascani ha sostenuto che la principale emergenza oggi sia il lavoro e che per incentivare l’occupazione sia fondamentale rompere l’isolamento infrastrutturale del territorio. Ascani ha espresso la convinzione che non ci sia alternativa alla trasformazione in autostrada della E45, prospettando difficoltà in futuro derivanti dalla perdita di questa opportunità. L’onorevole ha condiviso la proposta di una regia delle istituzioni locali, che possa trarre benefici comuni dalle compensazioni per l’attuazione del progetto, invitando a lavorare perché l’intervento venga attuato nel modo giusto, rispettando esigenze e interessi dei cittadini, senza ostacolare gli investimenti sulla base dei pregiudizi. L’assessore provinciale Domenico Caprini ha dato atto al consiglio comunale tifernate di aver intrapreso un’iniziativa di confronto unica nella regione, sottolineando l’esigenza di far comprendere che il progetto di trasformazione della E45 non riguarda solo Città di Castello e l’Umbria, ma l’intera nazione e i suo interessi a collegarsi in maniera più efficace all’Europa. Caprini ha ridimensionato l’impatto ambientale dell’autostrada, pur condividendo l’esigenza di riservare la giusta attenzione alla questione, e ha condiviso la proposta dell’onorevole Verini. Per Caprini una E45 ammodernata sarà strategica per le generazioni future, insieme alla realizzazione della E78. Il consigliere comunale Roberto Colombo ha espresso le proprie perplessità sul fatto che l’autostrada possa garantire un collegamento migliore con l’Europa e possa rappresentare un effettivo vantaggio per le aziende, considerando che sarà completata tra decenni. Il consigliere ha invece giudicato oggettivi gli impatti sulle tasche, per via dell’inevitabile pedaggio, e sulla qualità della vita dei cittadini, oltre che sulla sicurezza stradale, per il congestionamento delle arterie secondarie. Colombo ha quindi sostenuto che ci sia stato un cambiamento di orientamento nella maggioranza ricordando che con una mozione del 2005 la maggioranza esprimeva perplessità ora accantonate. Il consigliere comunale Gaetano Zucchini ha condiviso la proposta di una Conferenza di Corridoio, precisando che la delibera della giunta comunale del 2006 successiva alla mozione citata dal consigliere Colombo abbia confermato le valutazioni politiche sulle criticità del progetto, pur dando un parere tecnico favorevole. Zucchini ha ribadito che non ci sono alternative per l’ammodernamento della E45 all’investimento previsto dalla trasformazione in autostrada, ma che questo debba accompagnarsi alla minimizzazione dell’impatto ambientale. Qualora non sia escludibile, sul pedaggio il consigliere ha ribadito l’obiettivo di attenuare il più possibile la ricaduta economica sui cittadini Il consigliere comunale Alessandro Alunno ha chiarito la propria contrarietà al progetto, sottolineando che i problemi della E45 derivino dalla destinazione delle risorse disponibili per altri interventi, non dalla loro mancanza. Il consigliere ha espresso perplessità sui benefici economici per le aziende connessi alla trasformazione in autostrada, richiamando l’attenzione, sia sui costi che ricadranno sui cittadini per il pagamento del pedaggio, sia sui rischi per la sicurezza derivanti dall’applicazione di questa misura, per la conseguente saturazione della viabilità alternativa. Il consigliere comunale Cristian Braganti ha espresso dubbi sull’incisività di una Conferenza di Corridoio, facendo invece presenti le conseguenze concrete a carico dei cittadini derivanti dal pagamento del pedaggio. Braganti ha stimato in 1.800 euro all’anno il costo che ricadrà sui pendolari che transitano da Città di Castello a Perugia, evidenziando di non rilevare tutte le problematiche di sicurezza sollevate nel tratto umbro. Il consigliere comunale Luca Cuccaroni ha ribadito che la E45 è una via di comunicazione fondamentale, invitando a considerare i vantaggi di realizzare un corridoio tra Berlino e Roma. Il consigliere ha dato comunque atto dell’esistenza di aspetti negativi, quali i disagi per i cantieri e gli espropri, l’intasamento delle strade provinciali anche da parte dei veicoli pesanti per non pagare il pedaggio. Per Cuccaroni una misura che attenuerebbe l’impatto economico del pedaggio potrebbe essere il pagamento di un abbonamento annuo o la previsione di una distanza chilometrica esentabile. Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso il dibattito sottolineando come il consiglio comunale, in modo unico nel panorama umbro, abbia fatto una scelta di trasparenza scegliendo di confrontarsi in maniera aperta con tutti i soggetti coinvolti con l’obiettivo di lavorare per il bene comune. Il primo cittadino ha sostenuto che, anche se non saranno i consigli comunali a decidere sul progetto, sia indispensabile prendere una posizione e ha condiviso la proposta dell’onorevole Verini di costituire una Conferenza di Corridoio. Il sindaco ha anche invitato a valutare che la realizzazione della E78, alla luce dell’accelerazione degli ultimi giorni, potrebbe comportare valutazioni diverse sul progetto di trasformazione dell’E45.
Città di Castello/Umbertide
11/05/2014 12:12
Redazione
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