“I dati che ci ha comunicato l’Usl Umbria 1 parlano di 9 nuovi positivi a fronte di 21 persone guarite nella giornata di ieri, nella quale, purtroppo, tra i 14 morti in Umbria c’è stato anche un tifernate di 77 anni che era ricoverato all’ospedale di Spoleto”. E’ quanto ha dichiarato stamattina il sindaco Luciano Bacchetta nell’esprimere “sentite condoglianze e forte vicinanza” alla famiglia del concittadino scomparso. “Una persona che muore suscita grande dispiacere nella famiglia, ma anche nella collettività”, ha commentato il sindaco, ricordando che “nel corso di questa vicenda legata al Covid, dalla prima ondata a oggi, sono decedute molte persone della nostra città alle quali eravamo tutti affezionati”. “L’ultimo dato dell’Usl Umbria 1 è molto buono, anche se non ci può tranquillizzare in assoluto, è in linea con l’andamento consolidato da parecchi giorni di un numero di persone guarite molto superiore a quello delle nuove positività”, ha evidenziato il primo cittadino. “Si tratta di un segnale importante, insieme al fatto che il numero complessivo dei positivi nel nostro territorio è sceso ulteriormente, su percentuali che rispetto ad altre zone dell’Umbria sono particolarmente basse”, ha rilevato Bacchetta, invitando in ogni caso a considerare che “le nuove positività continuano a esserci, a testimonianza che la circolazione del coronavirus è ancora molto attiva e le prescrizioni devono continuare a essere seguite con il massimo rigore”. Il sindaco ha ricordato che all’ospedale di Città di Castello sono ricoverati 11 tifernati, 10 nel reparto Covid e uno nella terapia intensiva Covid. “Insieme agli altri malati, a questo concittadino, che è una persona che conosciamo bene e molto brava, un tifernate vero, va un forte in bocca al lupo per la battaglia delicata che sta conducendo, da cui speriamo esca presto e bene”. “Lunedì riprenderanno le lezioni per gli studenti della prima classe delle scuole medie”, ha confermato Bacchetta, riflettendo sul fatto che la scuola “sia il problema dei problemi dal punto di vista della ripresa della vita normale”. “Si riprenderà con grande cautela – ha precisato il sindaco - con la speranza che, se poi a gennaio la curva dell’epidemia continuasse a scendere in modo consistente, sia possibile ripristinare la didattica in presenza e far tornare i nostri ragazzi a una vita normale o quasi normale, nella consapevolezza che sia impensabile mantenere la didattica a distanza per tutto l’anno scolastico, perché è una soluzione emergenziale dal punto di vista educativo, sociale, culturale e umano”. “L’auspicio è che il combinato disposto di un miglioramento della situazione con l’arrivo del vaccino, di cui da gennaio dovrebbe partire la distribuzione per alcune categorie, possa determinare un maggior rasserenamento e farci tornare tutti a una vita un po’ più normale”, ha sottolineato Bacchetta, ricordando che “dal punto di vista delle prescrizioni resta tutto invariato, perché la Regione ha prorogato di una settimana l’ordinanza finora in vigore”. “Pertanto i pubblici esercizi continueranno a subire le limitazioni che hanno avuto in questo periodo, poi dal 3 dicembre è possibile che l’Umbria torni zona gialla - ha spiegato il sindaco – e a quel punto ci sarà l’ovvia discussione per stabilire se la riapertura dei pubblici esercizi potrà avvenire nell’arco di tutta la giornata, ivi compresa la fascia serale, oppure perdurerà la chiusura fino alle ore 18.00, valutazione sul tavolo dei tecnici e degli esperti che andrà comunque rispettata”.
Città di Castello/Umbertide
28/11/2020 13:01
Redazione