C.Castello. Critiche di Lignani Marchesani sul Centro di Arte contemporanea a Foligno.

Il consigliere regionale, Andrea Lignani Marchesani, sottolinea l’inerzia, l’ambiguità e il ruolo passivo delle Istituzioni tifernati. Tale considerazione dell’esponente di AN deriva dal fatto che, a Foligno, il Comune e la “Fondazione Cassa di Risparmio” locale si stanno attrezzando per costituire, fin da Pasqua 2009, un “Centro d’Arte contemporanea” che invece sarebbe dovuto nascere a Città di Castello. Infatti nel marzo 2006 la Regione Umbria aveva dato il pieno appoggio al progetto di istituzione in Città di Castello di un “centro di documentazione delle arti contemporanee” che avrebbe preso spunto da una collaborazione tra le Istituzioni, la “Fondazione Palazzo Albizzini” e la Soprintendenza, sotto l’egida di un costituendo “Patto per l’arte contemporanea in Umbria”. “Foligno ha saputo passare ai fatti – dichiara il consigliere – mentre Città di Castello ha visto transitare un treno che rischia di non ripassare più. Una intera comunità non può essere presa in giro ed ora che responsabilità, omissioni ed errori vengano alla luce, perché – conclude Lignani Marchesani – solo con una sincera unità di intenti Città di castello può reinserirsi in un contesto culturale e turistico che non può prescindere da una sua centralità nel contesto dell’arte contemporanea”.