C. Castello. Festa della Donna, il sindaco ha incontrato le suore dell'ospedale

“Ci sono molti modi di essere donna contribuendo allo sviluppo e alla crescita della comunità dove viviamo. Negli ultimi anni, in occasione dell’Otto Marzo, ho voluto conoscere da vicino alcune esperienze umane e professionali di donne che hanno scelto percorsi non comuni per esprimere la loro vocazione o le loro passioni“: questo il senso della visita che il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini ha compiuto, alla vigilia della Festa della donna, presso il centro estetico di Daniela Morganti e, nel primo pomeriggio, alle Figlie della Misericordia, congregazione di religiose, che ha sempre svolto la propria opera all‘interno dell‘ospedale. Parlando della sua attività, che nel 2008 ha compiuto 25 anni, Daniela Morganti ha sottolineato come “anche allora fosse fondamentale una formazione specifica per intraprendere, senza improvvisazioni o scorciatoie, un progetto di vita ambizioso, realizzato anche grazie all’appoggio della famiglia, che ha saputo comprendere impegni ed assenze”. Suor Assunta e suor Franca hanno accolto il sindaco nell’appartamento, che dividono con suor Carla e suor Graziana, presso la cittadella dell’emergenza: “La nostra vocazione” ha detto suor Franca “è un dono di Dio, che implica sacrifici e rinunce, ma, lavorando fianco e fianco con donne che hanno una famiglia e dei figli, guardando ai loro problemi quotidiani, ci sentiamo delle privilegiate. Terminata la giornata, noi torniamo a casa dove Suor assunta ha provveduto alla cena; molte donne invece debbono cominciare tutto daccapo. Non si può chiedere loro di lasciare fuori dall’ospedale le preoccupazioni, perché la famiglia è la loro scelta e sarebbe come se dovessero lasciare fuori il loro cuore”. “Le scelte di queste donne” ha aggiunto il sindaco “sono un esempio di un lavoro fondamentale svolto nella società, nella famiglia, nei luoghi di sofferenza o di bisogno, spesso in modo silenzioso e non gratificato dalla pubblicità o da riconoscimenti”.