C.Castello. Il sindaco Cecchini di ritorno dalla missione in Israele.

“I curatori della manifestazione mi hanno confermato che il Talmud di Città di Castello si è rivelato come punto di grande attrazione per gli oltre 100mila visitatori della mostra ‘Italia Ebraica’, in quanto è il più antico ed è particolarmente significativo della presenza ebraica in questa zona dell’Italia centrale”. Così si è espressa il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini di ritorno dalla sua missione in Israele e Palestina.“L’importanza del documento era ben nota ma questa mostra nel cuore della cultura ebraica ha alimentato negli studiosi che l’hanno avvicinato un interesse più profondo e diretto. Il Talmud di Città di Castello sarà quindi oggetto di nuovi studi e pubblicazioni, verso cui hanno manifestato specifico interesse Simonetta Della Seta, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, e Zachi Becker, vice direttore del Museo Eretz di Tel Aviv, curatori della mostra”. Significativi inoltre i contatti avuti dal primo cittadino tifernate in tale circostanza come quello con Yael Dayan, vicesindaco di Tel Aviv, che ha assicurato la propria disponibilità a partecipare ad una iniziativa promossa a Città di Castello dall’amministrazione comunale e quello con Janet Michel, sindaco della cittadina palestinese di Ramallah che hanno suggerito al sindaco Cecchini di utilizzare la contemporanea presenza di queste due donne, che hanno un ruolo pubblico di estremo rilievo in quella zona del medio oriente, per promuovere un’occasione di confronto e dialogo sulle condizioni di vita e sulle opportunità di coesistenza tra i rispettivi popoli, viste dalla loro particolare prospettiva di responsabili dell’organizzazione civile e sociale delle comunità locali.“Un incontro non previsto, ma particolarmente gradito e suscettibile di offrire nuovo impulso al ruolo di Villa Montesca, è stato quello con Luisa Franchetti, una studiosa che è discendente della famiglia del barone Leopoldo e che vive a Gerusalemme. La Franchetti - sottolinea la Cecchini - metterà a disposizione di Città di Castello la ricca rete delle sue conoscenze per promuovere rapporti con esponenti della cultura interessati a valorizzare il ruolo e la figura del parente”.