C.Castello. Iniziata la campagna elettorale per le elezioni regionali

Elezioni regionali e comunali a Città di Castello rischiano di innescare una miccia esplosiva. Andiamo per ordine. Il via libera di ieri, fra urla e minacce incrociate, alla candidatura del sindaco di Citta’ di Castello, Fernanda Cecchini, ha di fatto aperto le trattative per le comunali. Il progetto politico in sostanza dovrebbe essere questo. La Cecchini, in pole position sostenuta da tutta la giunta (socialisti compresi), si garantisce la promozione in regione con tanto di assessorato all’agricoltura (questo e’ diventa il leit motive di inizio campagna elettorale soprattutto in periferia) in cambio del lasciapassare per la fascia tricolore di sindaco al socialista Luciano Bacchetta. Nel frattempo però si vocifera già di un incontro alla luce del sole fra lo stesso Bacchetta e il deputato Walter Verini (forse per sondare una possibile alleanza?), episodio che ha messo in allarme piu’ di un esponente del Pd. L’asse Bacchetta-Ceccchini, dunque, rischia di spezzarsi se dall’urna il 28 e 29 marzo, la lista dei socialisti non dovesse raggiungere quelle percentuali auspicate da Silvano Rometti e Roberto Bertini. Una eccessiva esposizione in termini di voti dei socialisti sulla Cecchini ed un flop della lista del “garofano”(che ha rinunciato a candidare Massimo Massetti e Maurizio Rapaioli) determinerebbe inevitabilmente uno stop a Bacchetta come candidato sindaco condiviso. Nel Frattempo con la candidatura di Manlio Mariotti potente segretario della Cgil, la mappa del voto in altotevere rischia ancora di frammentarsi. Anche Coalizione Democratica con Ciliberti e Novelli, dovrebbe optare per scelte diverse, vedi Cristofani, e Severini vedi Giampiero Angelini.