Nel periodo pre elettorale il clima a Città di Castello si riscaldo' molto tanto che ci furono delle riunioni dove uscirono fuori "pettegolezzi" poi riportati nei social. L'assessore Luca Secondi venne "colpito" da una serie di commenti diffamatori che lo portarono a denunciare diverse persone. "Ritengo opportuno rendere noto, in merito alla vicenda diffamatoria di cui sono stato vittima nel giugno scorso in seguito alla lettura di una missiva anonima ad opera del Senatore della Lega, Candiani, che sono stato io voler portare la vicenda nelle opportune sedi giudiziarie per accertare la realtà dei fatti e tutelare la mia onorabilità". Queste le parole dell'assessore tifernate Luca Secondi. A fronte di ciò, all’udienza del 5 dicembre scorso presso il Tribunale di Perugia, lo stesso Senatore si è appellato al tipico privilegio della casta politica parlamentare, trincerandosi dietro lo strumento dell’immunità parlamentare. La circostanza dimostra, già di per sé, l’operato e la bassezza politica rivolti nei miei confronti in questa vicenda. Auspico che nel prosieguo dell’iter giudiziario il Senatore Candiani rinunci a tale scudo anacronistico ed affronti la vicenda da comune cittadino; è evidente che l’azione giudiziaria intrapresa proseguirà comunque nei confronti di tutti i soggetti da me convenuti in giudizio, compresi alcuni degli improvvidi commentatori dei social che hanno rivolto nei miei confronti comportamenti ingiuriosi e diffamatori. Cosi' conclude Luca Secondi.