Questo il comunicato a firma di Luciano Neri. Al sottoscritto le beghe politiche ed elettoralistiche di un ceto intellettualmente disonesto e analfebeta non interessano. Ma il lavoro fatto in questi cinque anni per rimettere in sesto un patrimonio storico e artistico come Tela Umbra, che era stato portato allo sfascio proprio da quelli che oggi vorrebbero rioccuparlo, questo si mi interessa. Un lavoro portato avanti, occorre sempre ricordarlo, in forma assolutamente volontaria sia dal precedente Consiglio di Amministrazione che dall’attuale. Ho letto le affermazioni colpevolmente ignoranti fatte dal consigliere del Pd Gatticchi e dal sindaco. Ma di quale rilancio straparlano? Il rilancio l’abbiamo fatto noi per recuperare lo sfascio che hanno prodotto loro e le loro parti politiche quando hanno gestito, vergognosamente, Tela Umbra. Di quale salvaguardia di “un grande patrimonio sentimentale“ bestemmiano ? Ma hanno visto in che condizioni hanno lasciato le scuole di Montesca e Rovigliano, Villa Montesca, Palazzo Facchinetti privatizzato e il patrimonio Franchetti lasciato marcire nel deposito di Solomeo prima che noi lo salvassimo, restaurandolo e riconsegnandolo alla godibilità pubblica ? Sono io a chiedere formalmente l’incontro con la Commissione Comunale per far conoscere la vera situazione. Ma vado oltre, chiedo anche l’istituzione di una COMMISSIONE DI INCHIESTA sulla gestione della Tela Umbra, passata e presente, sui debiti che ci hanno lasciato, su chi li ha fatti, su come sono stati gestiti i finanziamenti ed i beni immobili, e sulla fine ha fatto la larghissima parte del patrimonio Franchetti. Saccheggiata ? Rubata ? Vediamo chi erano gli amministratori. I cittadini hanno diritto di sapere come vengono gestiti i beni comuni. Noi non abbiamo problemi, noi non costiamo alla collettività dieci milioni l’anno come le società partecipate che il Comune paga con i soldi dei cittadini. Non solo non costiamo niente ma addirittura recuperiamo storia e strutture e le mettiamo a disposizione gratuita della collettività. Non siamo un costo ma un utile. E sempre differentemente dalle partecipate e dalle società relazionate con l’Amministrazione comunale i nostri dati di bilancio sono pubblici. Il Comune in questo momento è il vero peso morto per Tela Umbra, un peso insostenibile, e la mia opinione è che l’unica cosa positiva che l’Amministrazione può fare, in sintonia peraltro con l’orientamento legislativo approvato a livello nazionale in tema di partecipate, è uscire dall’assetto societario di Tela Umbra e mettere in vendita sul mercato privato le poche quote che detiene. In questi cinque anni abbiamo rimesso sui binari un treno che era stato fatto deragliare. Ora vogliamo che corra. E per farlo, questa è la mia convinzione, Tela Umbra deve diventare una azienda a tutti gli effetti, con strutture di marketing, di direzione e di comunicazione che non ha mai avuto nella sua storia. Nel passato Tela Umbra era una struttura completamente assistita del parastato parassitario e partitocratico. Qualcuno pensa, anche dentro Tela Umbra, che sia ancora possibile riprodurre quel passato? Una struttura pagata con i soldi dei contribuenti per essere gestita dai partiti? Lo faccia se vuole e se i cittadini glie lo permettono, ma certamente non lo farà con me. Dopo il risanamento il mio contributo, da Presidente oggi e da cittadino domani, è per una Tela Umbra indipendente e non gestita dai partiti, che diventa un’azienda vera, che produce cultura e arte e che vive grazie al suo impegno e alla qualità di ciò che vende. Io, al contrario di chi strumentalmente mi attacca, non devo rispondere ad alcun partito, non devo candidarmi ad alcunché e non devo certo fare il presidente di Tela Umbra a vita. Devo fare solo cose giuste, trasparenti e oneste. Ed è quello che farò.
Sul fatto che tutti gli atti che come CDA e Assemblea dei Soci di Tela Umbra abbiamo portato avanti in cinque anni siano stati votati all’unanimità, compresi dai rappresentanti del Comune, preferisco sorvolare, sarebbe infierire troppo sulla già devastata credibilità degli autori di questo strampalato e strumentale attacco.
Città di Castello/Umbertide
17/12/2015 15:21
Redazione