C:Castello. Nuovo assessore: ancora una fumata nera, ora si pensa a Francesco Bernicchi.

Dopo le frenetiche riunioni che dovevano portare alla scelta del nome da presentare stamane al sindaco tifernate Luciano Bacchetta il PD di Città di Castello prosegue con l'ennesima puntata di una telenovela che sta rasentando il ridicolo. Il giovane segretario Gionata Gatticchi, per smarcarsi da tutto e tutti, cambia le carte in tavola ed anche le regole che fino ad oggi sembravano intoccabili. Fin dalla scelta del primo assessore della giunta Bacchetta era stato deciso che non dovevano entrare esterni ma bensì potevano essere assessori solo coloro che erano stati candidati ed avevano ricevuto voti. Una legge valida per tutti tranne che per il giovane Goracci (chissà mai perchè questa discriminazione?) che forse non rientra nelle simpatie del segretario Gatticchi e di qualche sirena che si trova alle sue spalle. Sta di fatto che le regole cambiano in corsa ed esce fuori che ora va bene anche un esterno. Nel fine settimana il nome più gettonato era quello dell'avvocato Anna Maria Pacciarini, quindi il ritorno dell'ex assessore Rossella Cestini, per dare più visibilità alle donne. Tutte idee bocciate dalla segreteria. Ora, pur di non far passare Goracci, il segretario Gatticchi propone Francesco Bernicchi, figlio dell'attuale presidente di So.Ge.Pu., società dove venne nominato da Fernanda Cecchini. Ora questo nome dovrà essere vagliato dal gruppo consiliare del PD allargato anche agli assessori. Chissà che non venga riproposto anche all'unione comunale, luogo dove fino alla scorsa segreteria doveva passare tutto. Ma si sa i tempi cambiano ed i segretari di partito anche.