C.Castello. Prove tecniche di tesseramento nel PD tifernate.

Prove tecniche di “tesseramento” e gruppo unico in consiglio comunale. Ha preso il via ieri sera, con la riunione dell’ufficio politico (il nuovo organismo di 40 membri coordinato da Domenico Caprini) la settimana di “passione” del Partito Democratico di Città di Castello, che si concludera’ domani sera con il doppio appuntamento del summit dei consiglieri comunali che fanno riferimento al Pd (Ds, Margherita, Centro Democratico e Coalizione Democratica) alle ore 18 e alle ore 21 con la “verifica di maggioranza” incontro che coinvolgera’ tutti i consiglieri comunali che sostengono la giunta Cecchini. Al centro del dibattito del summit dei “dirigenti” locali del PD, ovviamente il via libera alla campagna di adesione al partito e relativo tesseramento che dovra’ essere effettuato nei circoli alla presenza di tre rappresentanti per garantire la trasparenza. Tesseramento, che come e’ noto, vista l’atavica anomalia in consiglio comunale fra esponenti che fuori dell’emiciclo si rifanno al Pd ma dentro se le “danno di santa ragione”, e’ subordinato alla costituzione del gruppo unico. Un vero e’ proprio “tormentone” estivo che rischia di far arrabbiare il segretario comunale del Pd, Domenico Caprini deciso a chiudere al partita entro fine settembre o al piu’ tardi prima del 16 Ottobre (ecco la novita’), data in cui la presidente del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, partecipera’ proprio a Citta’ di Castello, ad una importante iniziativa politica fortemente voluta dallo stesso segretario tifernate. Presentarsi a quell’incontro, senza avere ancora costituito un'unica entita’ in consiglio comunale non sarebbe davvero un bel biglietto da visita. Dunque sotto con gli accordi, le riunioni di corrente (attivo su questo versante soprattutto l’ex coordinatore della margherita Corrado Chieli), gli incontri bilaterali e i summit perugini (dalle parti del loft di Corso Cavour sono transitati diversi amministratori ed esponenti tifernati del Pd) per cercare di trovare un accordo che non penalizzi sindaco e giunta (decisi a rispettare il mandato conferitogli dagli elettori) e consentire a Franco Ciliberti e ai consiglieri che siedono per ora all’opposizione, un onorevole e dignitoso passaggio istituzionali che non si configuri come un semplice cambio di “casacca”. L’ancora di salvataggio per Caprini e soci potrebbe essere rappresentato dal giudizio che Anci nazionale e Ministero dell’Interno, daranno riguardo al parere inviato dal comune di Citta’ di Castello in riferimento alla posizione del gruppo consiliare del Ps che vede sei esponenti in maggioranza ed uno, Riccardo Carletti (che ha aderito al Ps) all’opposizione, con tanto di pronunciamento ufficiale come previsto dallo statuto comunale. Se il parere di Anci e Ministero sara’ positivo, si potrebbero aprire scenari analoghi anche per i consiglieri che fanno riferimento al Pd. Ciliberti e Novelli, unitamente a Granci e Bravi potrebbero quindi aderire formalmente al gruppo unico del Pd (che ha già un capogruppo “in pectore”, Michele Bettarelli), ma rimanere sui banchi dell’opposizione e sottoscrivere un impegno di sostegno alla maggioranza soltanto su grandi questioni, come bilancio e linee di indirizzo di governo. Fra qualche giorno ne sapremo di piu’…