C.Castello: Variante al prg, la parte strutturale in commissione

Verso la variante generale del Piano regolatore di Città di Castello: a darne notizia è il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Michele Bettarelli annunciando la riunione della commissione “Assetto del territorio”, convocata per giovedì 26 settembre alle ore 17.30, che si occuperà della parte strutturale della variante e nel corso della quale verranno illustrati gli elaborati ed i documenti in vista dell’adozione. “Dobbiamo compiere l’ultimo definitivo passo verso la variante generale e o lo faremo con il concorso di tutti gli attori sociali ed istituzionali interessati, perché il futuro della città è iscritto nella fisionomia che daremo a questo essenziale momento di programmazione - aggiunge Bettarelli - È previsto un confronto aperto ai consiglieri comunali, ai tecnici, agli operatori economici e naturalmente ai cittadini, destinatari diretti di una variante pensata per riqualificare le funzioni e le residenza di tutto il perimetro comunale, aggiornando le prescrizioni contenute nel Prg. La parte strutturale, oggetto della nostra imminente riflessione, norma una serie di tematiche di respiro generale, che, prescindendo dal singolo interesse, saranno fondamentali per garantire salvaguardia del paesaggio, un bilancio ambientale positivo, crescita sostenibile, risparmio energetico e una corretta dialettica tra le diverse vocazioni urbanistiche. Città di Castello sta già affrontando storiche trasformazioni del suo centro storico: il Contratto di quartiere, il Puc2, la riqualificazione dell’attuale Piazza Garibaldi nella prospettiva del centro d’arte contemporanea e Piazza Burri, la piastra logistica sono solo alcuni esempi della misura del cambiamento in corso. Tuttavia la cassetta degli attrezzi che abbiamo a disposizione non è sufficiente a gestire le conseguenze locali di processi globali. Da qui nasce la variante che non è certo soltanto un adeguamento tecnico alle recenti normative nazionali in fatto di pianificazione territoriale ma può tradursi in una stagione di modernizzazione e dinamismo per il tessuto produttivo locale, provato dalla crisi ma ancora capace di esprimere livelli di eccellenza. È una sfida che tutti dobbiamo raccogliere per giungere ad una adozione rapida e quanto più condivisa della variante”.