C.Castello. allarme nel settore del mibile in legno.

E’ allarme nel settore del mobile in Alta Valle del Tevere. Lo dice il consigliere nazionale di Confartigianato Domenico Gambacci e lo confermano i numeri che parlano di una crisi senza precedenti. A rischio infatti ci sono qualcosa come 2mila posti di lavoro su un totale di 500 aziende dislocate tanto in territorio umbro che toscano per una realtà che costituisce il terzo polo in Italia del settore per dimensione territoriale e concentrazione di imprese dopo la quelle della Brianza e del Veneto e concentrate nel Trevigiano.La concorrenza spietata che i nostri artigiani devono sostenere con i prodotti del mercato asiatico, cinese in particolare, aggiunta alla dislocazione di certe produzioni delle nostre zone che scelgono ormai sempre più spesso di produrre i propri prodotti all’estero, in particolare nelle realtà dell’Est-Europa aggiunti a un sempre maggiore difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese, difficoltà che le costringe a risparmiare e limitare drasticamente le spese, a scapito ovviamente della qualità dei prodotti acquistati, suggerisce l’obbligatorietà e l’inderogabilità di interventi da parte delle istituzioni come delle associazioni di categoria che devono intervenire concretamente in questo come nel settore cartotecnico che da sempre costituiscono il volano dell’economia delle nostre zone.