C.Castello: arrestati i tre minori

Sono stati portati in carcere i tre minori accusati di aver violentato una quindicenne a Fano durante la “Notte bianca”. L’ordine è partito dalla Procura dei minori di Ancona questa mattina all’alba e i militari della stazione di Città di Castello hanno eseguito l’ordine, e hanno portato i tre in altrettante strutture minorili diverse. Una novità eclatante su un fatto che sta dividendo la città, anche se questo dispositivo è arrivato circa una settimana dopo dai fatti contestati. nel frattempo la vicenda è stata anche al centro dell’ultimo consiglio comunale. Il sindaco Luciano Bacchetta ha preso posizione sull’episodio invitando gli esponenti delle forze politiche in consiglio a “usare massima prudenza” e a “evitare la strumentalizzazione politica alla quale, invece, assistiamo altrove”. “E’ necessario ricordare che i tre ragazzi, seppur indagati, ancora non sono stati dichiarati colpevoli – ha puntualizzato il primo cittadino – come amministrazione manteniamo grande attenzione alla vicenda e abbiamo totale fiducia negli inquirenti. credo – ha sottolineato Bacchetta – che sia dovere di coloro che rappresentano la città avere massimo senso di equilibrio e serietà sull’accaduto, respingendo sentenze di colpevolezza prima che i fatti siano chiariti”. Il sindaco ha espresso “vicinanza e stima alle tre famiglie tifernati coinvolte, tutte serissime, rispettabili e ineccepibili, cui deve andare la nostra comprensione umana, lontano da strumentalizzazioni politiche”. A dirsi “particolarmente colpito come genitore” è stato il consigliere del Pd Gaetano Zucchini, che ha sottolineato come “di fronte a certi scenari, sia giusto ribadire che la quasi totalità dei nostri giovani non fa notizia e non finisce sui giornali, perché sono impegnati e cercano di dare loro contributo alla comunità”. “D’accordo nel non strumentalizzare l’episodio, peraltro ancora da verificare” il capogruppo del “Polo tifernate” Cesare Sassolini, che ha stigmatizzato il “clamore creato dai mass-media”, come ha dimostrato la eco della vicenda di Fano, mentre il capogruppo di patto civico per Città di Castello Paola Pillitu ha sottolineato che “se è vero che il compito educativo è fondamentalmente di famiglie e scuola c’è anche l’esigenza di politiche che sviluppino attività culturali attraenti e attività aggregative sane, cosa che pone con evidenza un problema che è di dimensione comunale”.