C. Castello: consiglio comunale, l'Alta Umbria nel nuovo cda di Umbra Acque

“Abbiamo informazioni che prospettano addirittura la possibilità di un’esclusione dell’Alta Umbria dal nuovo consiglio di amministrazione di Umbra Acque e dobbiamo per questa fare un’operazione molto seria perchè il comprensorio sia invece rappresentato”. Così il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta è intervenuto in merito all’ormai imminente rinnovo dei vertici della società gestrice del servizio idrico integrato, prendendo posizione rispetto a quanto sostenuto dal consigliere Pd Luciano Tavernelli, che aveva sollevato l’esigenza di mantenere alta l’attenzione sul passaggio politico che sta per attuarsi. Nel richiamare l'attenzione sul fatto che "Città di Castello ha comunque avuto per le due ultime legislature il vice presidente di umbra Acque", il primo cittadino ha sostenuto la necessità di "una valutazione che imponga, per questioni di giustizia ed equità, che siano investiti di responsabilità anche altri comuni, fermo restando che sul piano politico l'Alta Umbria deve comunque essere rappresentata". Il consigliete Tavernelli aveva sollecitato una "riflessione per fare in modo che Città di Castello, che vanta un peso azionario in Umbra Acque secondo solo a Perugia in ambito pubblico, sia adeguatamente rappresentatanel nuovo consiglio di ammjinistrazione" e sollevato anche l'esigenza che le "linee di indirizzo del nuovo cda tengano conto d quello che è stato lo srtreepitoso esito referendario". A questo proposito, nel rassicurare sul fatto che le valutazioni del condsigliere Tavernelli sinao "sootto controllo da parte dell'amministrazione", il sindaco Bacchetta ha pountualizzato che non c'è intenzionae alcuna dei comuni soci di favoirire scelte diverse da quelle indicate dal referendum".