Il Festival delle Nazioni di Città di Castello, che comincia giovedì prossimo e terminerà il 5 settembre, quest'anno è dedicato ad un Paese di grandissima tradizione musicale come la Russia. La manifestazione, tra l'altro, apre un'interessante finestra su legami e collegamenti tra la cultura russa e quella italiana, soprattutto nel Settecento, quando la corte degli zar era assiduamente frequentata dai nostri artisti, musicisti ma non solo. La 43/a edizione del festival umbro, nelle intenzioni del direttore artistico, Aldo Sisillo, vuole esplorare le diverse anime della musica russa: oltre al filone ''italiano'', sarà data particolare attenzione al periodo (l'Ottocento) in cui si formo' il linguaggio nazionale che prendeva, con Musorgskij, Borodin, Caikovskij, Rimskij-Korsakov, le distanze dall' egemone sinfonismo tedesco, ed al contributo che quel paese offrì alla rivoluzione musicale europea nel Novecento, da Stravinskij a Prokofiev fino a Sciostakovic. Tra gli interpreti invitati da Sisillo, ci sono nomi importanti del concertismo mondiale come il violista Yuri Bashmet, che dirigerà i Solisti di Mosca nel concerto inaugurale alla chiesa di San Domenico, il leggendario Borodin Quartet (sulla scena da molti decenni), il violoncellista Mischa Maisky, i pianisti Arcadi Volodos e Ivo Pogorelich. Quest'ultimo si esibirà come solista, con l'Orchestra sinfonica abruzzese, nel Concerto in fa minore di Chopin, il contributo del festival tifernate alle celebrazioni del secondo centenario della nascita del compositore. Sarà con questo concerto che si chiuderà l'edizione 2010 della manifestazione. In programma anche una divagazione ''crossover'' con Stefano Bollani, che proporrà per l'occasione le sue improvvisazioni pianistiche su temi russi, in equilibrio tra jazz e tradizione accademica. Il complesso da camera Musica Petropolitana eseguirà di musiche di artisti italiani, per la maggioranza appartenenti alla scuola napoletana, che fecero fortuna in Russia, in particolare a San Pietroburgo, per tutto il diciottesimo secolo, da Paisiello a Cimarosa a Baldassarre Galuppi. Il filo conduttore della serata saranno le memorie di Giacomo Casanova. Il presidente del festival, il giornalista Giuliano Giubilei, ha tenuto a sottolineare che non si tratta certo di un cartellone da crisi, nonostante le attuali difficoltà di reperimento di risorse, e che la qualità è alta anche grazie alla scelta della Russia come nazione ospite, ''una cultura musicale, e non solo musicale, che da sempre guarda all'Italia con grande ammirazione''. Oltre che a Città di Castello, la manifestazione presenta appuntamenti anche a Sansepolcro, Citerna e San Giustino. Ci saranno inoltre eventi collaterali, anche questi dedicati alla Russia, di carattere cinematografico e teatrale. Intanto, sono già in corso i seminari di perfezionamento per giovani musicisti intitolati a Luigi Angelini.
Città di Castello/Umbertide
23/08/2010 12:39
Redazione