Moltissimi i giovani presenti alla cerimonia funebre per Elisa Benedetti, la 25enne scomparsa la notte di sabato scorso e ritrovata morta in una boscaglia dell'hinterland perugino nei pressi del torrente Ventia. Il rito, nella chiesa di San Pio X, parrocchia alla quale appartiene la famiglia Benedetti, iniziato nel primo pomeriggio, e' stato officiato dal vescovo di Citta' di Castello, Domenico Cancian. Anche la musica di Eros Ramazzotti ha caratterizzato la cerimonia funebre. ''''Sta passando novembre'''' e'' la canzone di Ramazzotti che e'' stata ascoltata durante la messa, che dice fra l''altro ''''Solo che non doveva andar cosi'', solo che tutti ora siamo un po'' piu'' soli qui''. ''Mi piace pensare che quel grido d''aiuto che Elisa ha lanciato nelle ultime ore della sua vita - ha detto, fra l''altro, il vescovo di Citta'' di Castello, mons. Domenico Cancian, interrompendosi per la commozione - quel grido disperato che gli uomini non hanno potuto o saputo raccogliere, quel grido Gesu' l'ha ascoltato''. Forte anche il monito del presule tifernate agli organi di stampa: "E' necessario portare grande rispetto a lei e alla sua famiglia. E' gravemente offensivo - ha aggiunto il vescovo - fare spettacolo sul dolore altrui e soprattutto dire cose non vere". Il vescovo ha poi sottolineato che "nessuno deve permettersi di giudicare, ma allo stesso tempo ognuno deve interrogarsi se abbia fatto abbastanza per sostenere Elisa. Mi rivolgo sia ai grandi - ha concluso il vescovo - che ai piu' giovani".
La cerimonia funebre, cominciata alle 14.30 e terminata intorno alle 15.45, e' stata seguita da centinaia di persone. Al termine e'' intervenuto anche il fratello di 16 anni di Elisa che ha letto i messaggi di alcuni amici della ragazza.
Sebbene la procura della Repubblica di Perugia sia intervenuta ieri con una nota ufficiale sul caso specificando che ''la causa della morte non sia ricollegabile alla pregressa ed eventuale assunzione di sostanze stupefacenti ma piu' precisamente a insufficienza cardiorespiratoria derivante da ipotermia'', la ricerca della verita' da parte degli inquirenti prosegue. E' ovvio che gli esami tossicologici contribuiranno a fornire elementi importanti per la ricostruzione delle ultime ore della ragazza, comunque ad essere escluso in maniera categorica che si tratti di omicidio, soprattutto che si debba cercare un violentatore. Intanto ieri, davanti al Pm che sta coordinando le indagini, Antonella Duchini, sono comparsi come persone informate dei fatti, lo zio della ragazza Stefano Benedetti ed il fidanzato, Alex Pieraccini. Sia l'uno che l'altro avrebbero parlato della ragazza. Alex, in particolare, avrebbe raccontato dei rapporti intrattenuti dalla giovane, dei suoi legami di amicizia, nonche' delle possibili frequentazioni con gli ambienti dello spaccio.
Città di Castello/Umbertide
04/02/2011 17:07
Redazione