C.Castello, il presidente Caldei alla squadra: "Dopo Gubbio un'involuzione. E' ora di svegliarsi". A Spoleto Santirosi taglia sei elementi

Dopo due giorni di silenzio, abbastanza insolito per una persona come il presidente Caldei abituato sia nel bene che nel male a commentare le prestazione della propria squadram, ieri il numero uno tifernate ha interrotto il silenzio scendendo negli spoglietoi del Bernicchi per caricare la squadra in vista dell'imporyante sfida di sabato pomeriggio contro lo Spoleto. La vittoria manca ormai da un mese, dopo il roboante successo in casa del Gubbio, da allora solo sconfitte e pareggi tanto da ritrovarsi alla pari con la Pianese nei play out. Nessun dramma anche se la preoccupazione c'è. "E' ora di tornate quella squadra che solo un mese fa esprimeva bel calcio e abbinava punti importanti"- afferma Caldei: "La vittoia di Gubbio ha paradossalemnte segnto per noi un involuzione come testimonia il punto in quattro partite, abbiamo erroneamente e inscosiamente pensato che tutto fosse diventato più semplice ed ecco che ora ci troviamo di fronte ad una classifica deficitaria. Nell'ultima gara abbiamo creato tanto e sprecato di più e questo ha significato per noi poi perdere la gara. Mi appello soprattutto ai più "anziani" che sono stati per noi il valore aggiunto fino a dicembre, devono loro guidare il resto del gruppo fno al traguardo. Però bnon tutto è da buttare: le azioni le abbiamo costruite, serviva solo maggiore precisione, siamo stati anche un pò sfortunati e inoltre abnbiamo scoperto l'ultimo arrivato Bellante, classe '97 che ha fatto vedere cose a mio dire interessanti". Intanto a facilitare il compito dei tifernati potrebbe essere anche il tagli di massa, l'ennesimo, adoperato dalla dirigenza spoletina: dopo l'addio ufficializzato lunedì sera di Aglini e il ritorno di Capozzi, il presidente Santirosi ha ordinato il nuovo diktat: tagliare alcuni giocatori dallo stipendio “pesante” per far quadrae i conti ed evitare al termine della stagione buchi economici che metterebbero in pericolo la ripartenza della prossima stagione: interrotti quindi i rapporti con Paolucci, D'Elia, Colucci, Bonacchi, Altissimi e Leone, quest'ultimo fortemente voluto da Lanza a dicembre. Qualcos potrebbe arrivare dal sempre vivo mercato degli svincolati solamente se ci saranno pretese economiche ridotte. Questo nuovo avvicendamento sembra scrivere davvero la parola fine sulla storia dello Spoleto in Serie D: l'ultimo posto sembra ormai inevitabile, con la società che molto probabilmente sta già pensando a come ripartire in eccellenza nella prossima annata.