C.Castello:moria di pesci lungo la Scatorbia, proseguono le indagini.

Proseguono a ritmo serrato le indagini sull’inspiegabile moria di pesci verificatasi nei giorni scorsi nel torrente Scatorbia, vicino alle Terme di Fontecchio. Arpa, Servizio veterinario della Asl e Guardia Forestale hanno unito le loro forze e ciascuna per gli ambiti di propria competenza, stanno lavorando per dare un perché all’inspiegabile morte di tante specie ittiche, alcune anche di pregio, trovate lungo il corso di un torrente che oltretutto riversa le sue acque nel fiume Tevere da cui i contadini attingono per l’irrigazione dei campi. Il pericolo più grave e temuto, chiaramente, è quello relativo ad un possibile inquinamento ambientale anche se non è escluso che si tratti piuttosto di un singolo, per quanto deplorevole, caso di moria delle specie faunistiche che popolano il torrente dovuto a cause esclusivamente naturali e temporanee. I tecnici dell’Arpa, recatisi sul posto dopo le segnalazioni ricevute dai cittadini che hanno notato per primi i pesci morti, hanno dal canto loro provveduto a prelevare immediatamente un campione delle acque successivamente analizzate nei laboratori della stessa agenzia a Perugina mentre controlli paralleli sui pesci, sono svolti dal servizio veterinario della Asl. Del caso si è occupato anche il consigliere comunale della “Coalizione Democratica” Franco Ciliberti che dopo un sopralluogo sul posto, ha tenuto a precisare l’esclusione di ogni forma di coinvolgimento nel fatto da parte della struttura delle Terme di Fontecchio.