C.Castello: per la gestione dello stadio interviene l'assessore Nardoni

“Nella definizione dei rapporti tra Polisport e Castello Fc non ci sono atti che il Comune debba rivedere e modificare. Le cose stanno ben diversamente da come Bettacchioli sembra averle spiegate a Ciliberti, almeno a giudicare dalla dichiarazione che questi ha rilasciato ai giornali. Con la propria delibera la giunta comunale ha fatto proprie e articolato le linee di indirizzo votate dal Consiglio comunale in merito ai rapporti che Polisport avrebbe dovuto tenere con Castello Fc per la realizzazione della partnership con questa società calcistica. Per quanto ho potuto verificare di persona ed attraverso le strutture amministrative del Comune, Polisport si è attenuta a queste linee di indirizzo e la convenzione che ne è scaturita vi dà conseguente attuazione”. A spiegarlo è l’assessore allo sport Stefano Nardoni, “sorpreso che Bettacchioli o Ciliberti possano non aver compreso il meccanismo amministrativo e possano aver valutato come decisione della Giunta comunale la prima bozza di lavoro che gli uffici avevano predisposto sulla scorta di altri accordi precedenti come traccia per giungere alla corretta formulazione della convenzione”. “Quello che, alla fine, conta - sottolinea lo stesso assessore - è comunque il risultato concreto e questo si prospetta ampiamente positivo per Comune, per Polisport e per lo sport calcistico tifernate, senza mettere in discussione la titolarità della gestione che rimane della partecipata pubblica. Nelle casse di Polisport giungeranno 20.000 euro per lo sfruttamento degli spazi pubblicitari e l’uso dei locali e verrà attivata una ambiziosa operazione di marketing per far vivere il complesso del Bernicchi in tutte le sue molteplici potenzialità con una ripartizione al 50% di utili ed investimenti”. “Quanto all’applicazione del modello gestionale ad altre realtà, che Ciliberti reclama, Polisport ha già in essere varie forme di collaborazione con altre società sportive e non è affatto precluso che possano essere ulteriormente ricercate collaborazioni quando queste possano dar corso a realizzare economie e razionalizzare le gestioni, fermo restando l’interesse pubblico ad incrementare la funzionalità e fruibilità generale degli impianti”.