C.Castello:truffava la ditta, per cui lavorava.Concessi i domiciliari.

Arresti domiciliari per C.S., il 30enne di Città di Castello arrestato nei giorni scorsi perché colto in flagranza di reato mentre aveva da poco cambiato un assegno prelevando 2500 euro in contanti, utilizzando timbro e firma falsa, quelli dell’azienda per cui lavorava. L’uomo, dipendente di una ditta di Città di Castello, era controllato dai carabinieri della compagnia tifernate dopo la segnalazione del direttore di un istituto di credito della città che, insospettito dai movimenti dello stesso che aveva già più volte cambiato assegni della ditta, aveva allertato i titolari dell’azienda che a loro volta di erano rivolti alle forze dell’ordine. L’uomo, che si è giustificato dicendo di voler utilizzare il denaro per portare i figli al mare, difeso dagli avvocati Gianni ed Eugenio Zaganelli, dovrà rispondere dei reati di furto aggravato, truffa e falso. Il pm Claudio Cecchella aveva chiesto per C.S. la misura della custodia cautelare in carcere ma il Gip Claudia Mattini ha invece accolto la richiesta della difesa concedendo gli arresti domiciliari al loro assisistito.