"Dopo settimane di confronto con numerose squadre cinghialiste e con le associazioni venatorie, anche insieme al collega Valerio Mancini, alla luce dell'imminente avvio della stagione di caccia al cinghiale e del problema che questa specie costituisce in Umbria dal punto di vista della sicurezza stradale, dei danni all'agricoltura e dei rischi sanitari legati alla possibile diffusione della peste suina africana, ho predisposto una proposta di modifica al regolamento regionale n. 34/1999 relativo al prelievo venatorio della specie cinghiale": lo annuncia la consigliera regionale Manuela Puletti (Lega). "Le proposte di modifica - spiega Puletti - tendono alla semplificazione e alla sburocratizzazione dell'attività di prelievo venatorio del cinghiale, anche per consentire di raggiungere gli ambiziosi livelli richiesti dal Piano straordinario nazionale. Tra i tratti qualificanti della proposta di modifica, la mappatura del territorio regionale, con la distinzione tra aree vocate e aree non vocate, dove è possibile il prelievo venatorio della specie cinghiale. Inoltre affinché si possano raggiungere gli obbiettivi prefissati, per quel che riguarda l'abbattimento della specie cinghiale, qualora non sussistano i requisiti territoriali per creare nuovi settori dedicate al prelievo venatorio, prevedere la facoltà, su richiesta delle squadre dei cinghialisti all'Ambito territoriale di caccia di appartenenza, di rilasciare autorizzazione ad hoc, per lo svolgimento di battute mediante la tecnica della braccata con cani da seguita". "Si propone inoltre - prosegue - di portare i componenti iscritti all’Atc da fuori Regione dagli attuali 10 a 15 elementi, cosicché le squadre di cinghialisti impegnate nei territori di confine possano essere numericamente più corpose, durante la forma di caccia in braccata con cani da seguita. Altra proposta è quella di aumentare la soglia attuale del 20%, portandola almeno al 30%, dei cacciatori non appartenenti alla squadra, garantendo così alle squadre stesse di essere numericamente più corpose ed efficaci, durante la battuta in braccata”. “Si chiede poi – prosegue l’esponente di maggioranza - di prevedere l’aumento del numero delle battute congiunte durante tutta la stagione venatoria nella giornata di giovedì, dando semplice comunicazione all’Atc di riferimento. Oltre al giovedì, si ritiene opportuna la previsione di cinque giornate a scelta tra il sabato e la domenica nell’arco dell’intera stagione venatoria. Sulla base delle numerose interlocuzioni avute con le squadre di cacciatori cinghialisti, le associazioni venatorie e gli Atc, si evidenzia la necessità di affrontare la questione relativa alle modalità di individuazione dei ‘capi distretto’. Il documento presentato – spiega ancora Puletti – che è frutto, lo ricordo, di un lavoro che sto portando avanti da settimane, vuole essere un contributo alle necessarie modifiche al regolamento 34/1999 che la Giunta sta ora finalmente approntando. Una proposta quindi aperta ad integrazioni ed ulteriori contributi, al fine di arrivare ad una riforma che consenta di migliorare significativamente il prelievo venatorio della specie cinghiale in Umbria”.