Cade il Pordenone a Bassano, Gubbio in testa. Magi: "Non e' il nostro posto, ma ci piace stare lassu'"

Risultati a sorpresa nella ottava di campionato di Lega pro. Il rocambolesco 2-2 tra Venezia e Sambenedettese (con i marchigiani sopra di due gol, raggiunti nel finale) e soprattutto la sconfitta netta del Pordenone capolista sul campo del rampante Bassano (0-2) finiscono per proiettare il Gubbio di Magi in testa alla classifica del girone B, a quota 16 proprio a fianco del Pordenone. In attesa del recupero di martedì sera tra Samb e Padova (vincendo i rossoblu adriatici salirebbero a 17 al comando da soli). Un quadro decisamente inatteso per la matricola Gubbio che torna a guidare il campionato di terza serie dopo 5 anni: l'ultima volta era il 15 maggio 2011 quando termino lo storico campionato della promozione con l'ininfluente sconfitta a Salerno. "Il primo posto non è il nostro posto. Lo sappiamo. Però ora siamo lì e ci piace restarci il più possibile". È un Giuseppe Magi visibilmente soddisfatto quello che commenta la vittoria del Gubbio sul Forlì, secondo successo consecutivo e ritorno al successo davanti al pubblico di casa dopo un mese. "E' stata una vittoria importante perché abbiamo dovuto avere pazienza, adattarci ad una situazione particolare, con un campo pesante è un avversario che si chiudeva bene. Nonostante le pozzanghere la squadra ha giocato palla a terra, ha cercato un gioco propositivo senza lanci lunghi, senza frenesie. E alla fine è arrivato anche il primo rigore della stagione. Non esistono partite facili o avversari abbordabili. Se cominciamo a guardare troppo la classifica e a pensare che ci siano gare agevoli ci facciamo del male da solo". La novità della gara però è balzata agli occhi alla lettura delle formazioni: in porta e' tornato Narciso al posto di Volpe: "Sono scelte che ci stanno - ha spiegato Magi - la crescita di ogni giocatore passa anche attraverso questi periodi. Ho due ottimi portieri e ho la fortuna di poter scegliere. Volpe sa che ha la mia massima fiducia ma forse il suo cammino di maturazione passa anche attraverso una fase in cui bisogna lavorare sodo e saper aspettare. La decisione di oggi non è affatto punitiva e non è detto che Narciso debba giocare sempre d'ora in poi". Infine una battuta sulla prossima gara, contro la sua ex squadra Maceratese, sempre al Barbetti: "Non posso nascondere che sarà una gara speciale per me, devo tanto a Macerata e ho un ottimo rapporto con i tifosi. Ma il problema sarà solo mio, in campo il Gubbio dovrà fare la sua partita e puntare a vincere per proseguire la corsa alla salvezza. Oggi abbiamo preso altri tre punti verso il nostro vero obiettivo, salvarci prima possibile". Raggiante anche il match winner Daniele Casiraghi, al suo primo centro stagionale (l'ultimo gol l'aveva siglato niente meno che nell'andata play out di un anno e mezzo fa a Savona): "Fa piacere aver firmato questa vittoria ma è molto più importante la prova della squadra. Io mi trovo bene a Gubbio e non avevo alcun dubbio quando si è trattato di decidere se tornare o meno. Stiamo bene di testa e di gambe, e dobbiamo proseguire su questa strada". Sorridente anche Marco Croce tornato a guidare il centrocampo eugubino: "Sapevamo che sarebbe stata dura e il Forlì non ci ha sorpreso. Credo che abbia una classifica bugiarda. Però abbiamo dimostrato di sapere aspettare il momento giusto per colpire. Abbiamo trovato equilibrio tra i reparti, subiamo poco e quando si tratta di attaccare lo facciamo senza dimenticare il lavoro fatto in allenamento, anche quando le condizioni non sono delle migliori".