Perugia- Frosinone il 4 maggio rischia veramente di generare il caos nei campionati dilettantistici. La protesta, partita direttamente dai giocatori che militano nei tornei delle varie categorie dall'Eccellenza alla Terza, si è levata forte contro la decisione da parte del Comitato Regionale Umbria guidato da Luigi Repace, di far disputare l'ultima partita dei campionati in data 4 maggio, in concomitanza proprio con la sfida che potrebbe sancire la promozione del Perugia nella serie cadetta. Per dar maggiore voce alla protesta è stato anche creato un gruppo Facebook sotto il nome “ Anticipiamo l'ultima giornata dei campionati dilettantistici umbri”, gruppo che accoglierà le adesioni di ogni squadra nella figura del proprio capitano, in modo tale da creare una lettera congiunta da spedire a mass-media e Federazione per chiedere uno spostamento o in alternativa, minacciare una sorta di “sciopero” degli stessi tesserati che, non presentandosi in campo, farebbero saltare il regolare svolgimento degli ultimi novanta minuti di gioco, ultima giornata in molti casi risolutiva e fondamentale per molte squadre impegnate a lottare per il vertice del campionato, chi per un posto nei play off, chi per evitare i play out oppure la retrocessione diretta. Sempre sul social network più famoso e utilizzato di sempre, si legge anche come lo scopo di tale iniziativa non sia mirato in particolare a creare tensioni e conflitti fra le parti interessate, bensì a cercare un compromesso facendo prevalere il buon senso e anticipando tutte le gare, che per regolamento si devono giocare in contemporanea la stessa data, a sabato 4 maggio. Il comitato di protesta fa leva soprattutto sul fatto che inizialmente il calendario prevedeva l'ultima giornata nella data di domenica 27 aprile, slittata in seguito alla domenica successiva a causa degli impegni della Rappresentativa Umbra al Torneo delle Regioni in Friuli, con uno stop che giustamente ha interessato Eccellenza e Promozione, con tante squadre che hanno dato i propri giocatori alla causa, finendo però con l'imporre lo stop anche a squadre di Prima, Seconda e Terza Categoria, cosa ritenuta insensata dalla stragrande maggioranza di dirigenti e addetti ai lavori delle squadre delle ultime categorie citate. Per finire, la nota il gruppo riporta come in occasione della sfida tra grifo e ciociari, sarà attivata anche la diretta televisiva che permetterà anche a chi non potrà recarsi lo stadio, di vedersi la gara comodamente seduto in poltrona, motivo ulteriore che porterebbe allo svuotamento delle tribune dei campi locali con relativa perdita d'incasso, per quel poco che si riesce a guadagnare, da parte delle stesse società. Si scorge dunque tempesta all'orizzonte, società e sopratutto tesserati sul piede di guerra, la palla passa ora allo stesso Repace e al direttivo del Cru, che dovrà decidere se accogliere l' “istanza” presentata, non solo da giocatori del territorio perugino, ma anche da molti tesserati di altre zone dell'Umbria, tra cui Foligno, Orvieto, Spoleto, Città di Castello, vogliosi magari, se non di andare a tifare Perugia, di concedersi una domenica di vacanza e relax senza mettere gli scarpini. A questi va aggiunto anche Gubbio, con le diverse società del comprensorio pronte a dare la loro adesione: il 4 maggio infatti non sarà il calcio il primo pensiero degli eugubini, bensì il ritorno in città dei Ceri, con buona pace di Perugia-Frosinone.
Perugia
15/04/2014 12:20
Redazione