Calcio: Gubbio, a Prato difesa incerottata

Contro la cabala e soprattutto contro la squadra più in forma del momento. Per il Gubbio la trasferta di Prato rappresenta l’ennesimo esame da sostenere in questa stagione quasi incomprensibile, dove un giorno sei nella polvere a lottare tra le sabbie mobili della classifica e un altro sei nel salotto dei quartieri alti. Sei i precedenti in Toscana, due pareggi (entrambi per 0-0, uno nel lontano 1990, l’altro nel 2006) e quattro sconfitte, l’ultima delle quali subita lo scorso anno quando la compagine di Alessandrini dopo appena un quarto d’ora era sotto di due gol per una doppietta di Bracalello. Il gol del 2-1 di Corallo non cancellò l’amarezza per quel ko, così come con amarezza è ricordata la sfida d’andata in questo campionato, sfida che si concluse con uno 0-0 che rese felice soltanto l’undici di Orrico. Una partita davvero stregata, dove il Gubbio colpì subito una traversa con un colpo di testa di Borgogni, si vide negare un rigore per questo fallo su Farina giudicato fuori area e concluse il suo pomeriggio maledetto con un clamoroso incrocio dei pali colpito da Anania. Nel post-gara clima rovente per qualche scaramuccia tra Corallo e il difensore dei toscani Lamma. Al Lungo Bisenzio dunque per Sandreani e compagni ci sarà da lavorare di sciabola più che di fioretto, anche se proprio il bomber pugliese non sarà tra i protagonisti. Orrico schiererà probabilmente il consueto 4-3-1-2, con Silva Reis e Ouchene punti di forza del reparto offensivo e un certo Max Vieri a fare da riserva di lusso. Martinetti e Agostinelli però dall’altra parte non temono il confronto; se il Gubbio vorrà uscire indenne da Prato, molto dipenderà dalla loro vena.