Calcio: Gubbio, si avvicina la sfida play-off di Fano

Dietro alle consuete frasi di rito come: “Da qui alla fine sono tutte finali”, oppure “Quella di Fano non è la partita decisiva”, c’è tutta la tensione che sta accompagnando una sfida sentita come quella contro i marchigiani allenati peraltro dall’ex Cornacchini. A proposito di ex, non ci sarà Bartolini, che ancora deve scontare un turno di squalifica, mentre torneranno Baratteri e Pazzi, 8 gol in campionato fino a questo momento. Gli amaranto (miglior difesa del girone) si schierano con il classico li amaranto si schierano con il classico 4-4-2, con un centrocampo blindato grazie a Marchetti e Marinucci, autore della momentanea rete del pareggio nella gara d’andata al Barbetti. Una gara in cui i rossoblu sudarono le proverbiali sette camicie per conquistare l’agognata vittoria; di quel match da ricordare la punizione vincente di Rivaldo, l’unica per il momento della stagione, e l’assedio finale del Fano, dovuto in gran parte alla doppia espulsione prima di Corallo (doppia ammonizione nel giro di dieci minuti) e poi di Fiumana (per reciproche scorrettezze con Bartolini, nell’occasione incredibilmente graziato). Il morale della squadra di Torrente è buono, visto che l’eliminazione in Coppa Italia, pur lasciando qualche rimpianto, non può essere stata devastante a livello psicologico, considerato comunque lo storico traguardo raggiunto; e la voglia di espugnare il Raffaele Mancini, sia per il “campanile” che soprattutto – se non esclusivamente – per concretissimi motivi di classifica, è salita quanto mai alle stelle nello spogliatoio rossoblu. Non sarebbe affatto male poi, sempre in nome della maledetta nostalgia, rivedere delle scene come quella del 1988, con Rosario Zoppis festante sotto il settore ospiti gremito all'inverosimile.