Calcio: Gubbio, volata a tre per la poltrona di diesse

E’ inutile negarlo. La partenza di Bignone destinazione Perugia ha rappresentato un vero e proprio choc per l’ambiente eugubino, ma su una cosa tutti devono concordare: il Gubbio va oltre una sola persona, per quanto possa essere preparata, ma la soluzione per poter davvero proseguire nella strada intrapresa con l’ex difensore di Gubbio e Ternana è soltanto una, vale a dire quella di ripartire con una figura che conosca a fondo le problematiche di una piazza ormai stremata dalle vicissitudini degli ultimi anni. Proprio in queste ore sia nel forum di trgmedia sia quello di gubbiofans, i tifosi stanno esprimendo la rabbia e la delusione sia per il comportamento di Bignone, che quantomeno non si è dimostrato simbolo di coerenza, sia nei confronti della società, che in queste stagioni ha visto fallire praticamente tutte le scelte effettuate. Un’altra scelta da evitare – secondo i supporters rossoblu - sarebbe quella di riproporre come direttore sportivo quel Nario Cardini, liquidato non appena due stagioni fa. Anche in questo caso la coerenza andrebbe a farsi benedire. L’opzione Marcaccio, seppur valida dal punto di vista della competenza e del curriculum della persona, appare dall’altra parte come una nuova rivoluzione, che potrebbe prevedere un via vai di giocatori, allenatori e altre figure di cui non si avverte un eccessivo bisogno. Mai come in questo momento sembra necessario il ricorso ad un personaggio vicino al sentir comune della piazza, in grado di far tornare un entusiasmo sempre più sopito. Un diesse di Gubbio, a 20 anni di distanza da Mario Mancini, sarebbe l’ideale, e Stefano Giammarioli sembra avere tutte le credenziali per rispondere a queste esigenze.