Si riunirà alle 12 il Consiglio federale della Federazione Italiana Gioco Calcio per fare il punto sui campionati di calcio nazionali sia professionistici che dilettantistici dopo il lungo stop dovuto all'emergenza Covid. In che direzione andrà il presidente FIGC Gravina? Se per i tornei dalla serie D a scendere il destino sembra scritto, per quanto riguarda i campionati professionistici il Consiglio di domani sarà semplicemente interlocutorio. Nessuna previsione di stop infatti per serie B e serie C, nonostante il numero uno della terza serie Ghirelli abbia dichiarato più volte che non sussistono le condizioni per un ritorno in campo. Non si discuterà quindi, almeno domani, l'ipotesi play-off e play-out o una sospensione dei campionati professionistici.
Partendo dalla Serie A, i medici delle società della massima serie sono in forcing per una ripartenza ma non sono ancora arrivate le linee guida del Comitato tecnico-scientifico per gli allenamenti collettivi. Una data possibile potrebbe essere il 20 Giugno ma resta anche in piedi l'ipotesi playoff e playout senza dimenticare il rischio di quarantene sia singole che di gruppo in caso di contagi. E proprio oggi il ministro Spadafora ha ricordati come tanto dipenderà dal flusso dei contagi nelle prossime settimane e non ha escluso una ripartenza anticipata al 13 Giugno, se il contenimento del virus andrà nel percorso auspicato
Discorso più o meno analogo in Serie B dove i club sono uniti per riprendere a giocare ma lo scoglio principale restano i protocolli sanitari da attuale e il relativo costo: intanto un primo gruppo di tesserati del Perugia e' tornato a Pian di Massiano soprattutto per effettuare i test sierologici, che hanno fornito tutti esito negativo. Se la logistica relativa ai dispositivi di sicurezza lo permetterà, anche la Serie cadetta potrebbe ripartire con le stesse modalità della A. Il Grifo, al momento dell'interruzione, era 12esimo a quota 36 punti, a +4 dai playout e -5 dai playoff. Sono 10 le gare da giocare in B più eventuali play off e play out. Il Perugia ripartirebbe così dalla sfida sul campo dell’Ascoli.
Diversa invece la situazione in C: l'ultima assemblea ha decretato di fatto all'unanimità la sospensione definitiva del campionato contestualmente alla promozione in Serie B di Monza, Vicenza e Reggina, le attuali prime dei tre gironi, ed il blocco di retrocessioni e dei ripescaggi dalla Serie D. Difficile che la FIGC possa sovvertire tale prospettiva e il grattacapo maggiore da risolvere, e destinato a rimanere insoluto anche dopo il consiglio di domani, resta quella relativo alla quarta formazione ad approdare in cadetteria: in assemblea a maggioranza si è optato per il merito sportivo, in base alla media ponderata data dal rapporto tra gare giocate e punti, che premierebbe il Carpi ma diverse società, tra cui la Ternana, hanno contestato duramente tale decisione e chiedono alla federazione di poter disputare almeno dei mini playoff. Chiara dall'inizio l'idea del Gubbio: ad oggi non si può giocare, ha più volte ribadito il presidente Notari, che guarda già all'annata 2020-2021. Inevitabile sembra una riforma dell'universo calcistico professionistico, argomento che verrà esplorato dopo un verdetto definitivo sulla stagione vacante.
Ciò che invece il Consiglio federale ratificherà nella giornata di domani sarà lo stop definitivo a tutti i campionati dilettantistici: per le quattro umbre di D e tutte le compagini regionali dall'Eccellenza alla Seconda categoria, senza dimenticare femminile e calcio a 5, ci sarà così l'ufficialità sui titoli di coda stagionali ma per l'intero tessuto dilettantistico sia umbro che nazionale i problemi sono di ben altra natura, in primis quelli legati alle disponibilità economiche e dunque alla sopravvivenza di società ed associazioni in vista della prossima stagione
Perugia
19/05/2020 18:43
Redazione