Dal secolo di San Francesco, la TURBA è una rappresentazione che rievoca nelle forme del teatro popolare-religioso la passione, morte e risurrezione di Cristo. Essa si svolge ogni anno la sera del Venerdì santo nel paese di Cantiano in Provincia di Pesaro-Urbino. Dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia e alle diverse criticità ancora presenti in paese dopo l’alluvione che lo ha colpito lo scorso settembre, riparte finalmente uno dei grandi momenti vitali della vita comunitaria cantianese. L’associazione culturale la Turba, l’Amministrazione comunale e la Parrocchia, si stanno già adoperando per celebrare, il prossimo 7 aprile 2023, la Sacra Rappresentazione della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo nella sua forma tradizionale di teatro religioso popolare. Per alcuni giorni il paese di Cantiano si trasformerà. Nei pressi dei giardini pubblici verrà allestito il Cenacolo luogo deputato all’istituzione dell’Eucaristia, ma anche del tradimento e della cattura del Cristo. Nell’ampia Piazza Luceoli verranno innalzate le imponenti scenografie che rappresentano il Tempio dei Sacerdoti, il Pretorio romano e la Reggia di Erode; essi sono il palcoscenico sul quale centinaia di persone fanno la loro comparsa ed interpretano con devozione popolare le scene del processo e della condanna. L’ultima scena, la salita al Golgota, sfrutta al meglio la morfologia del territorio, in questo caso la collina sopra il paese con i ruderi della rocca medievale; qui avviene l’epilogo scandito da una processione di più di 250 figuranti, illuminata da centinaia di torce che rischiarano il buio della notte fino all'annuncio della risurrezione. Appuntamento inedito per quest'anno la realizzazione, sabato 1° aprile, di una Processione Storica con la presenza di numerosi personaggi dell'Antico Testamento ed altri legati alle vicende terrene di Gesù. A questo evento nuovo, parteciperanno anche alcune confraternite delle vicine città di Cagli, Gubbio e Pergola a ricordare la solidarietà ricevuta dalle popolazioni vicine nei giorni susseguenti la tragica alluvione, ma anche come elemento aggregativo di un territorio dal punto di vista culturale.