Caso Nocerina, ore decisive per la sentenza

Un'attesa trepidante quella della Nocerina e dei suoi tesserati. Oggi ma molto più probabilmente domani la Commissione Disciplinare pronuncerà il suo verdetto in primo grado. Il procuratore federale, nella sua requisitoria, ha definito quanto accaduto nella famigerata partita di Salerno, un “ piano grossolano per il ricorso all’ illecito sportivo”. Palazzi è andato giù con la mano pesante.Esclusione dal campionato per la Nocerina e 3 anni e sei mesi di squalifiche per i suoi tesserati. L’ avvocato Chiacchio, in difesa della Società, ha evidenziato l’ inconsistenza dell’azione per l’ illecito. Da qui la richiesta di proscioglimento, in via principale e in subordine l’ applicazione della sanzione per violazione dell’ art.1. Con riferimento alla lealtà sportiva e non all’ illecito sportivo. Difficile pensare che le istanze della difesa possano essere accolte nel giudizio di primo grado. Troppo eclatante il gesto, ritenuto squalificante per tutto lo sport nazionale. Imponente il risalto mediatico che ne è seguito. Palese l’ atteggiamento di condanna assunto dalla presidenza del Coni. L’ invito esplicito all’ applicazione di una sanzione esemplare. Qualunque sia la decisione che verrà assunta dalla Commissione Disciplinare, la Nocerina potrà, in secondo grado, presentare ricorso alla Corte di Giustizia Federale. E, nell’ipotesi peggiore, arrivare al giudizio del Tnas. Il Tribunale sportivo del Coni. In passato proprio il Tnas ribaltò una decisione della Corte Federale. Il Potenza, inizialmente escluso, nel corso del torneo, dal campionato di competenza, fu riammesso a giocare. Fuori classifica ed all’ ultima posizione. Con una retrocessione già decisa. Nell’ anno della riforma dei campionati in Lega Pro non sono previste retrocessioni alla categoria inferiore. Il regolamento recita che l’ eventuale sanzione deve essere afflittiva. In ultimo grado di giudizio, una penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, mantenendo la categoria.