Ha destato scalpore il caso di presunto assenteismo da parte di un dipendente del Comune di Foligno, oggetto di denuncia da parte della Guardia di Finanza. Sulla vicenda interviene anche la UILFPL che in una nota evidenzia che "i fatti riportati dalla stampa, se confermati, sono molto gravi, ingiustificabili e da condannare. Tale vicenda non può però mettere in alcun modo in discussione il servizio quotidianamente reso, con correttezza e professionalità, dai lavoratori del Comune di Foligno alla cittadinanza - scrive la Uil che prosegue - abbiamo sempre condannato e condanniamo senza indugio qualsivoglia comportamento non corretto da parte dei lavoratori, non solo per quanto riguarda l'utilizzo del cartellino. E lo condanniamo per il danno che viene arrecato ai cittadini ed all'Amministrazione ma anche per la lesione all'immagine e la beffa che subiscono i lavoratori del pubblico impiego che, con dedizione, impegno e sacrificio, garantiscono quotidianamente i servizi alla collettività. Non a caso, ben prima di questa vicenda (marzo 2014) il responsabile aziendale della UILFPL ha inviato una lettera ufficiale all’Amministrazione segnalando la necessità di maggiori controlli, volti ad evitare qualsivoglia possibilità di elusione della timbratura, cosa bollata come indecorosa e profondamente lesiva dei lavoratori che si comportano correttamente.
Ringraziamo la Guardia di Finanza e la Procura per l'attività svolta quotidianamente a tutela della legalità, anche nella pubblica amministrazione - prosegue la Uil - Nutriamo, nel caso specifico, totale fiducia nella capacità della Magistratura di fare piena luce, al più presto, sugli effettivi comportamenti del lavoratore coinvolto e dei diretti superiori. Il filmato diffuso dalla Guardia di Finanza ha consentito di individuare con certezza chi è il lavoratore coinvolto. Al riguardo, desta perplessità apprendere che si sia parlato di diretti superiori "stanchi di tollerarne il comportamento assenteista", visto che non risulta - nei confronti di tale dipendente - alcuna contestazione né segnalazione né provvedimento sulla presenza in servizio da parte di alcun dirigente, prima dell'intervento della Guardia di Finanza. Elemento, anche questo, che se confermato sarebbe grave, visto che i superiori non possono in alcun modo "tollerare" o, peggio, consentire, eventuali comportamenti ritenuti scorretti, senza intervenire subito chiarendo le cose e richiamando, se necessario, il lavoratore ai propri doveri prima che sia arrecato un grave danno all’amministrazione ed agli impiegati pubblici, salvo poitrasferire (quando e in quali casi?) all’autorità giudiziaria quelle che sarebbero proprie specifiche responsabilità, tra l'altro adeguatamente remunerate.
Foligno/Spoleto
02/02/2017 16:23
Redazione