Caso manifesto Lorenzetti-Ceri: diffida della Famiglia dei Santubaldari

Prima o poi doveva arrivare la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Parliamo di Festa dei Ceri e di tutela della sua immagine. Non l’hanno certo presa bene a Gubbio la vicenda del manifesto di un comitato di cittadini perugini (il comitato Settevalli) che ha avuto la brillante idea di foto montare il volto della presidente della Regione sopra uno dei tre Ceri, quello di Sant’Ubaldo, per altro per corredare un manifesto su una riunione dedicata al nodo di Perugia. Una goliardia? Sta di fatto che ha finito per scatenare le ire e le reazioni delle istituzioni ceraiole e cittadine. Per prima l’associazione “Maggio Eugubino” che ha parlato di assenza di opportunità e rispetto. Poi anche il sindaco Goracci ha stigmatizzato l’iniziato chiedendo ris E’ di queste ore poi l’iniziativa scritta dell’avvocato Ubaldo Minelli, che in nome e per conto dell’Associazione Famiglia dei Santubaldari, della quale per altro riveste il ruolo di Presidente, ha preso carta e penna e ha formalmente diffidato il comitato Settevalli. “Scopo primario e fondamentale nello statuto dell’Associazione – si legge nella lettera - è la tutela, in ogni suo aspetto e componente, della Festa dei Ceri, nonché la salvaguardia dei valori e dell’insegnamento del Patrono di Gubbio, Sant’Ubaldo”. E sul manifesto l’avv. Minelli va giù senza mezzi termini: del manifesto non si capisce “la finalità che concretizza i profili del vilipendio, in quanto comportamento gravemente ingiurioso ed offensivo nei confronti di un Santo e di una Festa profondamente religiosi, espressione dell’identità e della cultura dell’intera comunità eugubina. Poiché l’iniziativa ha provocato diffuso risentimento la Famiglia dei Santubaldari ha deciso di promuovere ogni opportuna iniziativa, anche in sede risarcitoria e inibitoria, a tutela della Festa dei Ceri e di quel sentimento di grande religiosità e di devozione nei confronti del Santo Patrono, profondamente radicato negli Eugubini”. Vedremo se ci saranno conseguenze reali: l’episodio però richiama un antico nodo, mai risolto: l’assenza di una vera e propria tutela della Festa dei Ceri.