CasoMeredith: Rudy Guede resta in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame.

Il tribunale del riesame di Perugia ha deciso che Rudy Hermann Guede restera' in carcere. Ad appena quattro ore dal termine dell'udienza, i giudici hanno ritenuto sufficienti gli indizi a carico dell'ivoriano, disponendo la convalida della custodia cautelare. Tra qualche giorno le motivazioni del provvedimento. L'impronta insanguinata sul cuscino trovato vicino a Meredith, le tracce di Dna sul tampone vaginale effettuato nel corso dell'autopsia e quelle epiteliali rinvenute nel wc sono la firma lasciata da Rudy Hermann Guede nella casa del delitto, le prove di una presenza che il PM Giuliano Mignini ritiene non da semplice spettatore ma molto piu' attiva e determinante (oltre a Guede, secondo gli inquirenti, furono presenti al fatto di sangue anche Raffaele Sollecito e Amanda Knox, che avrebbero avuto tutta la notte e parte del mattino successivo per cancellare le tracce). Su tale base il PM aveva fondato la richiesta avanzata al tribunale del Riesame di respingere il ricorso all'ordinanza di custodia cautelare avanzata dai suoi avvocati Walter Biscotti, Nicodemo Gentile e Vittorio Lombardo. Mentre a Londra, nella Croydon Parish Church, si svolgevano i funerali di Meredith Kercher, il collegio giudicante del riesame, composto da Marco Battistacci presidente, Lidia Brutti e Rosaria Monaco giudici a latere, ha ascoltato, oltre alle tesi della difesa, la ricostruzione dell'impianto accusatorio e le considerazioni del magistrato sul "rapporto/non rapporto" tra Rudy e Meredith: i due non avrebbero avuto alcun appuntamento la serata del primo novembre semplicemente perche' in quella precedente non si sarebbero nemmeno incontrati. Intanto, sempre stamani, e' stato disposto da parte della polizia scientifica un ulteriore sopralluogo nell'abitazione di Via sant'Antonio dove venne uccisa la studentessa inglese, che si terra' il prossimo martedi' alla presenza dei difensori degli indagati e dei loro consulenti.