La fumata è ancora grigia. Per diventare bianca servirà l'accordo tra le parti dopo il confronto in programma ieri sera che ancora non ha messo la parola fine alle trattative per il centrosinistra eugubino in vista delle elezioni del prossimo 26 maggio: da un lato le liste civiche a sostegno del sindaco Stirati, già dal 2014 – Liberi e democratici e Scelgo Gubbio – dall'altra il PD eugubino che in questo quinquennio ha svolto un ruolo di opposizione, dopo che 5 anni fa proprio Stirati aveva superato al ballottaggio il candidato civico Palazzari.
Ieri a schiarire la fumata di una possibile alleanza – data per certa fino a 10 giorni fa e improvvisamente inceppatasi la scorsa settimana – è stata una nota diramata all'indomani dell’assemblea Comunale del Partito Democratico svoltasi alla sede di Piazza Oderisi alla presenza del Segretario Regionale Gianpiero Bocci, dove è stata votata all’unanimità la proposta del Segretario comunale, Andrea Smacchi, di andare uniti con la coalizione di centro sinistra che appoggia il Sindaco Stirati su un nuovo e ambizioso progetto di governo della città. Un progetto civico nel quale il PD rinuncerebbe al proprio simbolo e probabilmente anche alla presenza in lista dei due attuali consiglieri comunali (Venerucci e Cardile). Una svolta radicale chiedono le liste civiche e il PD sembra intenzionato ad avvicinarsi a queste richieste "con senso di maturità e responsabilità, che in questa fase storica è necessario fare di tutto per ricucire strappi e risolvere i problemi che hanno caratterizzato in questi anni i partiti e i movimenti del centro sinistra ed evitare che la città per la prima volta nella sua storia, possa subire il pericolo di un’Amministrazione di destra", come recita la nota.
Il rischio che le elezioni possano per la prima volta in oltre 70 anni andare al centrodestra, a Gubbio, appare la molla in più per far scattare l'alleanza.
Il condizionale ancora è d'obbligo perchè la riunione finale di ieri sera che doveva sciogliere gli ultimi nodi e far capire se anche Led e Scelgo Gubbio la pensano davvero così (Psi e Sinistra italiana , presenti anch'essi al vertice, hanno già dato il loro assenso), non è in realtà stata esaustiva: le parti restano ancora distanti soprattutto su un elemento, la presenza del segretario comunale Smacchi: Liberi e Democratici (tra cui numerosi ex Pd usciti dal partito 5 anni fa) e Scelgo Gubbio (tra i quali altri ex Pd, sempre fuori dal partito e ancora più fermi nella richiesta di un cambio radicale nel partito eugubino) chiedono di fatto che il segretario comunale Smacchi faccia un passo indietro ed esca di scena dalla trattativa e dalla futura coalizione. Una richiesta politica che ha i connotati del diktat ma senza la quale, al momento, appare difficile immaginare una nuova alleanza.
Il tutto, paradossalmente, con la figura di Stirati a fare da mediatore, unico comun denominatore dei due schieramenti: entrambi ritengono che la guida della città debba proseguire con il suo riferimento. E' ciò che sta intorno invece che continua a dividere.
Gubbio/Gualdo Tadino
27/03/2019 08:49
Redazione