Non hanno voluto essere da meno dei colleghi dei mezzani, i piccoli ceraioli che hanno sfidato quella pioggia capace di rendere ancor più epica la giornata nella quale sono loro i protagonisti, la Festa dei Ceri Piccoli. Ecco allora che dall’arrivo in via dei Consoli in poi la pioggia ha deciso di bagnare anche il loro contatto con la stanga. E così è stato fino all’arrivo in Basilica, dove i tre ceri tutti insieme hanno reso omaggio al patrono Sant’Ubaldo: è il bell’epilogo delle manifestazioni ceraiole. Festa soprattutto per i tre capodieci, Giovanni Pelicci per Sant’Ubaldo, Matteo Vantaggio di San Giorgio e Stefano Baffoni per Sant’Antonio. Festa anche per i capitani, Jacopo Zebi (primo) e Roberto Merli (il secondo), con al loro fianco l’alfiere Luca Valentini e il trombettiere Filippo Allegrucci. Ma festa per tutti i piccoli ceraioli, fin dalle prime luci dell’alba impegnati a ripercorrere le gesta dei grandi, con la sveglia, la messa nella chiesetta dei Muratori, la sfilata per le vie della città e poi l’alzata in Piazza Grande, come sempre vestita a festa a far da degna cornice a ogni appuntamento del maggio eugubino. Piccoli ceraioli che non si sono sottratti al rito della mostra per le vie della città e poi, nel pomeriggio hanno dato sfogo a tutta la propria passione ceraiola, dalla Calata dei Neri passando per Corso Garibaldi, i “Ferranti”, San Francesco, San Martino, Via dei Consoli, le birate della Sera (a dare il via è stata il sindaco dei ragazzi Alessia Aprile), via XX Settembre, i “buchetti” fino all’ascesa in Basilica sotto la pioggia. Non sono mancate le cadute, ovviamente, ma fa parte del gioco.
Lassù, in Basilica, sempre sotto l’acqua, c’è stato l’epilogo di una giornata che loro, i piccoli ceraioli, non dimenticheranno. Insieme, nel chiostro, davanti la Basilica del Patrono, a rendere omaggio con quel senso di coralità che è parte essenziale della Festa.
In attesa, l’anno prossimo, di rivivere e far rivivere le stesse emozioni.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/06/2013 08:36
Redazione