Cgil regionale: "Confindustria sfrutti i bonus per la ex Merloni"

La CGIL regionale, ritiene che vada tenuto alto il livello di iniziativa e di mobilitazione attorno alla fascia appenninica e alla concretizzazione dell’accordo di programma per l’Antonio Merloni, per evitare - come è successo nel caso della Faber di Fossato – che l’Umbria subisca ulteriormente i processi di deindustrializzazione. L’intervento è di oggi da parte del segretario regionale Mario Bravi che chiama in causa, con una nota polemica, le associazioni imprenditoriali. Bravi ricorda infatti che nell’accordo di programma, le risorse previste sul versante umbro e marchigiano (35 milioni) e i bonus occupazionali positivamente stanziati dalla Regione dell’Umbria, sono strumenti che vanno utilizzati fino in fondo. “Notiamo – è scritto nel comunicato stampa di oggi - una estrema debolezza dell’iniziativa delle associazioni imprenditoriali a partire da Confindustria che debbono svolgere un ruolo attivo e propositivo. Sarebbe assurdo constatare – si legge ancora - che le associazioni delle imprese, che lamentano l’assenza di sostegno pubblico alle iniziative imprenditoriali, non cogliessero l’occasione di utilizzarle come è possibile nel caso della Antonio Merloni. Su questo occorre un salto di qualità”. In questa logica, la Cgil regionale, martedì 19 febbraio (a Fossato di Vico) continuerà a discutere su un’iniziativa che si propone l’obiettivo di concretizzare il piano del lavoro nella fascia appenninica umbra.