Il Foligno non sa più vincere. Al Blasone passa anche il San Giovanni Valdarno che con i tre punti conquistati in terra umbra è praticamente ad un passo dala salvezza, saluta con ogni probabilità in maniera definitiva i play off il Foligno, che a cinque giornate dal termine della stagione regolare si ritrova ancora a meno sette dal quinto posto. Venendo alla cronaca della partita, Favilla sceglie il 4-3-1-2, davanti a Biscarini la difesa è composta da Calzola, Ciurnelli, Fapperdue e Petterini il centrocampo invece trova Ubaldi in cabina di regia, Chiani e Menghinella fungono da mezzali con Veneroso ad ispirare i due attaccanti che in partenza sono Vegnadzzo e il giovane Fermanelli, recuperato proprio a poche ore di distanza dal fischio d'inizio con Fondi relegato in panchina. La gara non è bella, gli ospiti sembrano puntare ad accontentarsi del punticino, così come del resto il Foligno che si affida per lo più ai tiri dalla distanza con Veneroso, Chiani e Fermanelli, tiri però che si spengono lontani dalla porta difesa da Martinuzzi. La risposta del San Giovanni Valdarno si fa pericolosa alla mezzora con Romanelli che mette in mezzo ed Invernizzi che manca di un niente l'impatto con il pallone, rivedendosi solo allo scadere della prima frazione non riuscendo a buttare in rete la sfera dopo un mischione in area. Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia, la prima ghiotta occasione è al 65' per gli ospiti di mister Malotti con Kameni che libera Lischi che però non inqadra lo spechio della porta, passano due minuti e il signor Siciliani di Genova sanziona con il rigore una trattenuta di Bicchi su Vegnaduzzo, una trattenuta piuttosto generosa che però consente al bomber argentino di presentarsi dal dischetto: Martinuzzi neutralizza con l'ausilio del palo la conclusione, la sfera resta li e dopo un batti e ribatti Fondi deposita nel sacco. Il vantaggio però dura appena dieci minuti, Regoli serve sul filo del fuorigioco Invernizzi, l'ex Bastia ed Arezzo in diagonale ristabilisce la parità. Il San Giovanni alza il baricentro acquistando metri sul campo e fiducia, Padelli al 79' esalta i riflessi di Biscarini che deve metterci una pezza per evitare il sorpasso. All'85' però ecco arrivare la doccia gelata: Romanelli passa a Biso al limite dell'area, l'ex Ascoli e Bastia calcia di prima intenzione e la sfera si insacca sotto l'incrocio dei pali. Non accade più nulla, scatta invece la contestazione dei tifosi biancazzurri, con il direttore sportivo Damaschi che a fine gara va giù duro con i suoi: “Da qui alla fine si lavorerà ancora più duramente in vista del futuro, il Foligno sta creando un progetto solido e ambizioso per il prossimo anno. Troppo facile scaricare la colpa sui giocatori, il primo colpevole di questa situazione sono io che li ho portati in questa piazza, ci metto la faccia e mi assumo le mie responsabilità. Per quello che mi riguarda proporrò al curatore fallimentare il taglio di alcuni elementi, in modo tale che potremo lavorare sui giovani del nostro serbatoio per guardare veramente al prossimo campionato. E' del tutto inutile perdere tempo con gente che non ha voglia in na situazione ridicola come questa che si è venuta a creare, dopo la gara con la Massese ho pregato uno per uno tutti gli elementi di darsi una scossa e cercare di uscire da questa situazione, invece dal gruppo non è arrivato nessun segnale. Via allora che non ha voglia, stiamo parlando di gente dallo spessore professionale e morale veramente piccolo, lavoriamo invece su chi darebbe il sangue per questa maglia e vuole emergere nel nostro contesto. La gara di questa sera è stata veramente vergognosa, spero quindi che chi di dovere mi dia la possibilità di procedere cos' come ho spiegato prima”. Tagli in vista quindi al Foligno, per una salvezza che resta li a portata di mano.
Foligno/Spoleto
03/04/2015 08:36
Redazione