Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Trestina, al termine di una lunga indagine in relazione ad alcuni furti consumati su autovetture parcheggiate davanti ai cimiteri nei pressi dell'Alta Valle del Tevere, hanno notificato ad un 67enne un avviso di conclusione indagine. L'uomo è ritenuto responsabile anche dell'indebito utilizzo di una carta di pagamento sottratta all'interno di una delle autovetture. Proprio davanti al cimitero di Trestina verso la fine dello scorso anno, ha preso il via l'indagine condotta della Stazione dei Carabinieri. Nella circostanza, era stata rubata la borsa di una 60enne lasciata inavvertitamente nell'abitacolo, al cui interno era custodita una modesta somma di denaro, smartphone e carte di pagamento. Proprio la disponibilità della carta bancomat, però, aveva determinato il danno più sostanzioso. L'autore del furto infatti, subito dopo aver forzato la portiera dell'auto ed essersi impossessato della borsa della donna, dopo pochissimi minuti aveva utilizzato la carta di pagamento presso alcuni bancomat situati nelle vicinanze, prelevando una somma totale di 1.300 euro. Da lì le indagini che attraverso l'acquisizione di testimonianze, l'esame delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza e le analisi del traffico telefonico, hanno consentito di risalire al presunto autore di tali delitti, un uomo proveniente dall'hinterland perugino, già noto ai Carabinieri. Gli accertamenti hanno peraltro consentito di acquisire gravi indizi sul conto del 67enne, anche in relazione ad un altro furto, avvenuto solamente un paio di giorni dopo e con analoghe modalità davanti al cimitero di Umbertide frazione Verna, ove, alla vittima, una 47enne straniera, previa rottura di un finestrino, era stata asportata una borsa con contanti ed effetti personali.