"La variante ferroviaria, presso l’aeroporto internazionale dell’Umbria, è l’unica opzione per il rilancio del trasporto della regione e del centro Italia". Si apre così un nuovo intervento del comitato "Ultimo treno" in merito al progetto di cui si è parlato anche nei giorni scorsi in tema di viabilità ferroviaria umbra. Il sottosegretario alle Infrastrutture Girlanda ha definito "sterile" il dibattito se optare per il raddoppio della Orte-Falconara o per la variante Fossato-S.Egidio in quanto per entrambe mancherebbero i finanziamenti. Nonostante questo il Comitato che sostiene l'ipotesi variante torna a sostenere il proprio progetto:
"La variante coniuga, nel migliore dei modi, l’aeroscalo, già inserito in una viabilità di ottimo livello, con il sistema ferroviario ad alta velocità, creando un polo polifunzionale in un’area centrale dell’Umbria, già ricca di potenzialità insediative, turistiche ed economiche; favorire e non penalizzare questa area, assicurerà una ricrescita complessiva della regione.
Tutt’altra cosa, sarebbe la proposta del PRG di una nuova linea ferroviaria, nel tratto Foligno, Nocera, Fabriano che, non avvalendosi di queste potenzialità, sarebbe, paradossalmente, estranea ai bisogni ed agli interessi del territorio stesso, come se fosse una servitù, al semplice passaggio di treni veloci che, per le loro caratteristiche, non avrebbero giustificazione alle fermate intermedie tra Fabriano e Foligno.
La variante, viceversa, salva la linea storica dallo smantellamento, offrendo ad essa l’inserimento nel possibile sistema metropolitano regionale, vero interesse funzionale per un territorio a bassa densità abitativa.
In sostanza occorre dare alla Regione un servizio ferroviario, di moderna concezione, attento alle specificità territoriali, ma capace di legare la stessa, al sistema ferroviario principale, nazionale ed europeo; tutto questo attraverso l’attivazione di Terminal comprensoriali, compatibili commercialmente alle fermate dei treni di qualità (es. Terminal per i comprensori di Gubbio –Gualdo, 70.000 abitanti; di Perugia – Assisi, 230.000 abitanti; di Foligno – Nocera, 70.000 abitanti; di Spoleto – Valnerina, 70.000 abitanti; di Terni – Narni 150.000 abitanti), supportato da un servizio di carattere metropolitano regionale, che si avvallerà delle attuali, ma anche di nuove fermate, capace quindi, di rendere tutto il territorio permeabile e collegabile con il resto del Paese.
Il vantaggio più evidente è che la proposta crea un tipo di eccellenza oramai universalmente perseguita: Aeroporto collegato ai grandi bacini metropolitani (Roma – Firenze, nel nostro caso) tramite i servizi ferroviari veloci, come tra l’altro raccomandato dalle direttive europee.
Il Comitato Ultimo Treno, ha più volte chiesto alle Istituzioni ed al Ministero dei Trasporti, un confronto di carattere tecnico . commerciale tra le due ipotesi. Il confronto, se pur mai rifiutato in termini espliciti, in effetti, non è stato mai voluto fare. In questo ambito purtroppo, ha brillato la completa assenza della Regione dell’Umbria e di larga parte del mondo politico.
Il comitato vuole sottolineare come il modello infrastrutturale e trasportistico di una regione o di un Paese, è una delle componenti primarie per lo sviluppo economico; mentre materie normalmente più sensibili all’attenzione collettiva, come quelle sociali (ambiente, salute, abbattimenti dei rischi, ecc.) ne sono molte volte, nel bene e nel male, conseguenza.
Auguriamoci che la presenza nel Governo attuale del Senatore On. Rocco Girlanda, in qualità di Sotosegretario ai Trasporti e Presidente del CIPE, faccia breccia su questa questione portandola ad una valutazione di merito presso gli organi centrali e alla conseguente discussione politica ed istituzionale nazionale e locale".
Gubbio/Gualdo Tadino
05/08/2013 12:07
Redazione