Conclave il 12 marzo. E Don Angelo Fanucci scrive: dimissioni Papa dovute a Twitter?

E se il Papa si fosse dimesso per colpa di Twitter? E' la suggestiva ipotesi lanciata da don Angelo Maria Fanucci, sacerdote eugubino da sempre impegnato nel sociale con la Comunita' di Capodarco e titolare di varie rubriche giornalistiche, online e sulla carta stampata - salito alla ribalta delle cronache poco prima delle elezioni per aver sollecitato il proprio pubblico a votare PD. Nel giorno in cui è stata ufficializzata la data del conclave, il 12 marzo, Don Angelo scrive: "Il Papa tedesco - scrive don Fanucci nell'ultimo numero del settimanale cattolico La Voce - ha rinunciato a quella che tuttora e' la cattedra piu' prestigiosa del mondo. Una decisione, lo dicono tutti, motivata da una serie di stanchezze e di delusioni. Ma io mi chiedo se tra queste ultime non ce ne sia molto forte, legata alla decisione, presa dal Papa qualche tempo fa, di entrare in Twitter". Il sacerdote umbro ricorda che il Papa aveva ricevuto quasi 50.000 messaggi e che "un po' più della meta' erano di affetto e di ammirazione, un po' meno della metà erano al contrario di disapprovazione: poche osservazioni pacate; molti, moltissimi insulti. Sicuramente Papa Ratzinger sa di non meritarli, ma altrettanto sicuramente devono averlo profondamene ferito. Personalmente, certo, ma più ancora come pastore della Chiesa universale". Don Fanucci ipotizza "che una buona percentuale di quei messaggi negativi siano dovuti a gente fuori di testa", il cui caso andrebbe demandato agli psichiatri. "Ma, anche ragionevolmente ridotto sul piano dei numeri - aggiunge - il fenomeno e' ugualmente doloroso, perchè attesta una diffusa antipatia, un'idea ampiamente negativa che tanta gente comune s'e' fatta della Chiesa cattolica". "Chissa' quanto quelle 10-15.000 prese di distanza dalla Chiesa - si chiede infine don Fanucci - debbano aver rappresentato per Papa Benedetto una grande sofferenza".