Consiglio di Stato: stop alla sentenza del Tar sulla Casciari. Biancarelli torna in Consiglio regionale

Apertura con un'ultim'ora importante che arriva dal Consiglio di Stato. Giovedì prossimo, 15 ottobre, il Consiglio regionale torna a riunirsi. E sui banchi tornerà regolarmente anche il consigliere eugubino Giuseppe Biancarelli. Lo ha deciso infatti questa sera il Consiglio di Stato disponendo la sospensione dell’esecuzione della sentenza del Tar che aveva sancito la scorsa settimana l’entrata in consiglio regionale di Carla Casciari (primo dei non eletti nella lista del Pd) al posto dello stesso Biancarelli (unico eletto della lista "Umbria più uguale"). Con il decreto 4663/2015 il Consiglio di Stato, su ricorso di Biancarelli, ha disposto la sospensione accogliendo l'istanza e fissando per il prossimo 5 novembre l'udienza collegiale. Non è certo però che sarà quella la data in cui si determinerà il giudizio definitivo su una vicenda intricata, legata alla corretta interpretazione del sistema di computo dei voti validi per eleggere i Consiglieri regionali: la Casciari aveva avanzato ricorso affermando che si dovessero conteggiare anche le schede contenenti la sola indicazione del presidente della Regione, che invece nel conteggio ufficiale non sono state prese in considerazione. Il Tar ha accolto questa richiesta, determinando di fatto lo slittamento del risultato della lista "Umbria più uguale" sotto il tetto del 2,5% necessario a far eleggere un candidato. Da qui l'esclusione di Biancarelli. Ora però il Consiglio di Stato ha ammesso il ricorso di Biancarelli - difeso dall'avv. Mario Bruto Santini Gaggioli e ha sospeso l'esecutività della sentenza del Tar. “Considerato che come noto – scrive il Consiglio - la funzione del provvedimento cautelare presidenziale è quella di evitare che nelle more della camera di consiglio collegiale si determinino pregiudizi irreversibili non rimediabili mediante un'ordinanza emessa in sede collegiale; che l'appellante deduce che l'assemblea legislativa dell'Umbria si riunirà il prossimo giovedì 15/10; che la questione dedotta in appello merita approfondimento proprio nella sede collegiale e che appare opportuno che in quella sede la situazione pervenga re aduc integra nei termini antecedenti alla sentenza appellata, accoglie l'istanza e per effetto sospende la sentenza impugnata”. Per ora l'esponente eugubino dunque resta al suo posto sia come consigliere regionale che come presidente della I Commissione regionale. Di sicuro fino al 5 novembre. Poi servirà la pronuncia definitiva del Consiglio di Stato.