La quarta finale negli ultimi cinque anni non cambia affatto il suo sapore, per chè l'Angelana continua a masticare amaro. Non si sfata nemmeno nell'edizione 2016 il tabù che vede la squadra giallorossa sempre battuta nelle ultime edizioni disputate, a passare questa volta è il Villabiagio, quella corazzata costruita in estate per vincere tutto e che attualmente in campionato non è riuscita a spiccare il definitivo volo. Di fronte ad un pubblico di 300 persone circa, con una flta rappresentanza di pubblico di fede giallorossa, sono gli stessi uomini di Montecucco a partire subito forte, dopo un solo giro d'orologio Pica mette in mezzo per Polidori che di testa non riesce a trovare la rete, tocca poi a Ventanni iscriversi al taccuino con una punizione che finisce di poco alta sopra la traversa. Il Villabiagio sembra invece quello compassato e prevedibile visto anche contro il FontanelleBranca e all' 8' dopo tanto possesso e giro palla, l'Angelana passa in vantaggio: discesa di Taccucci che in area trova Polidori, tocco con l'esterno del piede e palla alle spalle di Agostini. Il gol è un vero e proprio schiaffo per gli ospiti che ripondono subito con Tomassini che ben servito da Leonardo Agostini mette in mezzo dalla sinistra, Di Prisco smanaccia, Porricelli di testa non riesce ad insaccare. Al 25' ancora Porricelli pericoloso con un colpo di testa reso ancora più viscido dal terreno di gioco scivoloso, Di prisco in ue tempi neutralizza. Alla mezzora occasionissima per il Villabiagio con Tomassini che va a tu per tu con il portiere, Di Prisco gli chiude lo specchio della porta. Nella ripresa al 5' ci prova ncora Ventanni, Agostini respinge prima e blocca poi. Un minuto dopo arriverebbe pure il pari del Villabiagio con Tomassini abile ad infilare Di Prisco in scivolata, il secondo assistente però sbandiera fuorigioco. Il pari però non tarda troppo ad arrivare, anche perchè nel frattempo Guastalvino capisce che servono le geometrie di Goretti, mandato in camo al posto di Leonardo Agostini: 15' corta respinta di Melillo, Porricelli è un falco e insacca. Il Villabiagio ci crede e continua a costruire gioco limitando molto i rischi nella propria area di rigore, e al 31' reclama: Belli ubriaca il diretto avversraio sulla sinistra e mette in mezzo, la difesa giallorossa libera in malo modo, la sfera arriva a Goretti che calcia e vede il suo tentativo murato da Barbini a pochi passi dalla porta, l'intervento appare ai più con il braccio, i rossoblù protestano ma l'arbitro Giacometti invit a proseguire il gioco. L'Angelana subisce senza abbozzare reazione e soprattutto cmmette l'ingenuità più grave concedendo un rigore “generosissimo agli avversari”: Cardarelli, entrato nel frattempo al posto di Tomassini, va via a Bokoko sulla sinistra, il mediano trattiene ingenuamente lo stesso Cardarelli che cade, rigore nettissimo con nessuna protesta da parte di Taccucci e i suoi: dal dischetto va allora lo stesso Porricelli che incrocia a sinistra dove Di Prisco, nonostante avesse intuito l'angolino, non può arrivare. Nel finale l'Angelana alza il proprio baricentro ma nei due corner successivi non ottiene nulla dai mischioni che ne vengono fuori, il triplice fischio da il via alla festa di patron Vicaroni, portato in festa dai suoi ragazzi con Porricelli che solleva in area l'ambito trofeo che consente al Villabiagio di accedere anche alla fase nazionale, quella che mette in palio un posto di prestigio nei ripescaggi per il salto di categoria. Per l'Angelana l'amarezza e la delusione, per una Coppa Italia davvero maledetta.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/12/2016 08:26
Redazione