Coppa Italia Tim: il Gubbio avanza di rigore (5-4 sul Benevento), Donnarumma protagonista

Il Gubbio avanza di rigore in Coppa Italia Tim. Finisce 5-4 per i rossoblù la sfida diretta con il Benevento al "Barbetti" davanti a poco meno di 2.000 spettatori. Partita che vive a sprazzi, con ribaltamenti di fronte, tra due squadre ancora alla ricerca della propria identità. Nella roulette finale dei penalty è il portiere rossoblù Donnarumma (nella foto) a fare la differenza (ne para 2, tra cui quello decisivo calciato da Cipriani). Meglio il Gubbio nel primo tempo, con un 4-1-4-1 che tiene distanti i campani dalla propria porta. Al primo vero affondo è già gol: è il 19' quando Bazzoffia duetta con Ciofani e viene steso. Dal dischetto il bomber ex Atletico Roma sigla il vantaggio (per lui ottava rete in sei gare). I campani restano anche in 10' alla mezz'ora con il portiere Boican che travolge in uscita sempre Ciofani e si becca il rosso diretto. Ma il Gubbio non riesce a capitalizzare la superiorità fallendo alcune palle gol per il raddoppio (nel primo tempo con Farina, nella ripresa con Ragatzu e il subentrante Mendicino). A 10' dalla fine è Germinale a indovinare il tiro da lontano che fissa l'1-1. Ai supplementari entra Giannetti e firma subito il vantaggio eugubino con un tocco di misura. Nel secondo supplementare, ristabilita la parità di uomini (doppio giallo per Boisfer), il Benevento agguanta il 2-2 all'ultimo assalto con Falzarano, lasciato solo in area. Si va ai rigori, con il Gubbio che segna grazie a Farina, Giannetti e Raggio Garibaldi (mentre Ciofani trova il palo interno). Fanno peggio in campani in gol con il solo Pedrelli, mentre Germinale coglie la traversa, Fogolari e Cipriani vengono stoppati da Donnarumma. Per il numero 32 del Gubbio una serata di gloria importante sul piano morale. Per i rossoblù un successo faticoso, che proietta comunque la squadra di Pecchia al terzo turno, domenica prossima a Bergamo contro l'Atalanta. Pecchia che a fine gara ammette: "Ci manca ancora qualcosa, aspettiamo il recupero di giocatori chiave come Briganti, e l'arrivo di almeno altri 3-4 giocatori". Più cauto Simoni che invita alla pazienza. Il vero Gubbio non è ancora questo.