Correva per fare pipì, il giudice la assolve

Incontinente dunque non multabile se in corsa verso una toilette. La stravagante sentenza depositata ieri dal giudice di pace di Foligno Luciano Cicioni assolve una 63enne originaria di Gualdo Tadino ma residente a Foligno la quale nel novembre dello scorso anno in via Santocchia aveva violato il codice della strada oltrepassando di 11 chilometri orari il limite di 50 vigente nella strada di Sant’Eraclio. Dopo la multa (148 euro più spese di notifica) la donna decide di fare ricorso: correva, si, ma perché affetta da complicazioni urinarie dovute ad un intervento di laparoisterectomia. Le motivazioni della donna, sostenute da una ricca documentazione medica hanno così convinto il giudice della non colpevolezza della signora che si è vista costretta a premere il pedale dell’accelleratore per evitare conseguenze negative per la propria salute e dignità. Un’eccezione al codice della strada tollerata dal giudice anche in virtù del sesso della signora poiché un uomo, dice Cicioni, avrebbe certamente trovato minori difficoltà ed imbarazzi nell’individuare un luogo appartato dove espletare l’impellente bisogno. Dal comando dei vigili Urbani sembra intanto che il capitano abbia annunciato di non voler fare ricorso. A Foligno ancora in molti ricordano il caso del prete fotografato dall’autovelox della municipale per eccesso di velocità poiché, aveva detto, stava correndo al capezzale di un malato per impartire l’estrema unzione. Dopo l’assoluzione del giudice di pace era seguito il ricorso dei Vigili Urbani e la condanna per il prelato a tutta birra.